ASSEMBLEA AUTONOMIE LOCALI: NOMINE RINVIATE

(ARC) Udine, 05 nov - Con 25 voti favorevoli, 1 contrario e 4 astensioni è stata rinviata alla prossima riunione fissata per il pomeriggio di martedì 11 novembre, la discussione sui punti 3, 4 e 5 all'ordine del giorno dell'Assemblea delle Autonomie Locali convocata stamani a Udine alla presenza dell'assessore regionale competente Ezio Beltrame: i temi riguardavano la ricostituzione dell'Ufficio di presidenza dell'Assemblea, l'elezione del Presidente e l'elezione del vicepresidente vicario. Sono state invece ricostituite due commissioni di studio che si sono immediatamente riunite alla chiusura dei lavori dell'Assemblea: una delle due commissioni si occuperà dell'attuazione della legge 15 del 2001 (riordino della Regione e conferimento funzioni e compiti alle Autonomie locali) e del regolamento, e l'altra di finanze, con l'urgenza di affrontare il ddl della giunta riguardante la finanziaria. L'istituzione di altre commissioni di studio sarà oggetto di più meditata valutazione da parte dell'assemblea che considererà tematiche e problemi degni di specifici approfondimenti. Il cambio di programma è stato dettato dall'esigenza, emersa da diversi interventi, di una modifica procedurale nel regolamento in grado di evidenziare la maggiore rappresentanza nella nuova composizione della assemblea, dei comuni non capoluogo e di minori dimensioni, passati da 10 a 22. Passaggio anche questo in piena sintonia con quanto evidenziato dall'assessore Beltrame che, citando l'articolo della legge che definisce l'assemblea "organo unitario di rappresentanza del sistema delle autonomie locali e di raccordo e consultazione permanenti tra Regione e A.L." ha insistito sul fatto che gli adempimenti previsti per oggi sono un punto di partenza e non certo di arrivo per un lavoro che anche per l'immediato futuro si profila intenso (due sono i disegni di legge in consiglio regionale riguardanti le autonomie locali) come è stato nei mesi scorsi. Fondamentale resta la partecipazione, ha affermato Beltrame, sottolineando che se da un lato il nuovo percorso avviato sancisce l'impostazione federalista, dall'altro va preso atto che il principio della sussidiarietà in Friuli-Venezia Giulia non è ancora un dato acquisito. Anzi, la mescolanza di funzioni legislative e amministrative continua a creare difficoltà al suo effettivo ed efficace "decollo". Il nuovo ordinamento delle autonomie locali, che pone Regione, Province e Comuni in posizione paritaria, obbliga a pensare a questi enti come a organismi "equiordinati" e la sussidiarietà va ricercata e costruita, secondo l'assessore, individuando - e moltiplicando - le sedi istituzionali di cooperazione e concertazione, sui vari temi, dalla programmazione zonale a quella sociosanitaria. In questo senso il Consiglio delle Autonomie - per l'assessore - si configura come un organismo del governo regionale, chiamato a incidere nel rimodellamento del sistema complessivo aiutando gli altri organi a garantire la coesione territoriale: una sede forte proprio per il pluralismo a più profili che esprime. Ma anche una sede capace di esprimere, se occorre, una forte e chiara contestazione. Un rischio da correre - ha concluso Beltrame - se può servire a fermare leggi neocentraliste. Della commissione finanze fanno parte Baritussio, Bolzonello, Cecotti, Di Piazza, Greco, Pizzolitto, Sette, Strassoldo. La commissione per il regolamento è composta da Brandolin, Costantini, Del Piero, Gerussi, Girardello, Medeot, Pertoldi e Scoccimarro. ARC /Maria Pia Bonessi