Trieste, 25 lug - "Con questo programma diamo concreta attuazione alla nuova legge regionale sull'Innovazione, che riguarda tutte le attività economiche, produttive e di ricerca che si fanno in Friuli Venezia Giulia. E' un passaggio che completa la strategia, delineata in modo chiaro da un quadro legislativo complesso, che impegna l'attuale Amministrazione regionale nel rafforzamento del nostro sistema economico attraverso la spinta su innovazione, ricerca e crescita dimensionale delle imprese".
Così l'assessore regionale alle Attività Produttive Enrico Bertossi sottolinea l'importanza del Programma triennale (2006-08) per la promozione e lo sviluppo dell'Innovazione, delle Attività di ricerca e di trasferimento delle conoscenze e delle competenze tecnologiche, la cui bozza è stata presentata dall'assessore al Lavoro, Formazione, Università e Ricerca Roberto Cosolini al Tavolo di Concertazione riunitosi oggi a Trieste.
"Ci auguriamo che in vista della prossima sessione di lavori (prevista entro la prima quindicina di settembre) il documento possa esser integrato con gli apporti migliorativi prodotti da questo tavolo - ha detto l'assessore - in modo da consentire l'approvazione del programma, da parte della Giunta, entro settembre".
"Dobbiamo affrontare le sfide della competizione globale assumendo l'innovazione come categoria culturale che ispira l'azione di governo" ha continuato Cosolini, spiegando che tale risultato richiede una forte logica di sistema, ma necessita anche di un sistema produttivo inserito in un contesto capace di mantenere alto il livello dello sviluppo economico e della coesione sociale.
Una scommessa, quella dell'approccio all'innovazione come cultura, che si vince nella misura in cui la comunità del Friuli Venezia Giulia diventa una compagine ad alto tasso di conoscenza. Da ciò, ha detto l'assessore, deriva l'iniziativa del Premio per l'Innovazione e di Innovaction, di cui si sta preparando la seconda edizione.
Con l'adozione della legge regionale 26/05, "la Regione - ha detto Cosolini - ha inteso rafforzare l'azione volta a fare del Friuli Venezia Giulia un'area fortemente orientata all'innovazione, un'azione che già si era tradotta in un impegno di quasi 58 milioni di euro attraverso l'utilizzo della legge sull'innovazione 11/03 emessa nella scorsa legislatura e in fondi per 90 milioni di euro destinati allo sviluppo delle imprese, all'attività dei centri di ricerca e alla formazione di risorse umane".
ARC/ Luciana Versi Zambonelli
Trieste, 25 lug - Dai principi espressi dalla legge 26/05 deriva il programma triennale sull'innovazione 2006-08 suddiviso nell'esposizione di quanto è stato fatto tra il 2003 ed il 2005 in base alla legge regionale 11/03, nelle linee strategiche del programma stesso ed in un serie di schede che sintetizzano gli elementi principali dell'attuazione del programma e contengono gli indicatori per il raggiungimento degli obiettivi (ad esempio, per quanto concerne l'innovazione nel settore artigianale tali indicatori possono essere il numero dei brevetti, l'incremento occupazionale, i prodotti e servizi creati e le previsioni di incremento del fatturato aziendale).
Un carattere di fondo del programma strategico è l'assunzione delle caratteristiche specifiche della regione, e cioè di un sistema economico caratterizzato da piccole e medie imprese e da un'alta concentrazione di istituzioni di ricerca e alta formazione dove, ha detto Cosolini, "la scommessa è l'incrocio di queste due caratteristiche, in modo da rafforzare la competitività delle imprese e finalizzare le capacità di Università e Centri di ricerca alla funzione di agente attivo del territorio". Secondo carattere di fondo è una continuità d'intervento di medio e lungo periodo, dal momento che "i risultati maturano nel tempo", mentre al terzo posto Cosolini ha posto una governance che si esprima in termini di selettività degli obiettivi e dell'uso delle risorse.
I tratti distintivi del programma sono: l'integrazione del triangolo della ricerca; una forte incentivazione alle iniziative che avvicinano domanda e offerta di innovazione; la creazione di infrastrutture delle idee e della conoscenza; un sistema di formazione e di promozione dell'incontro tra imprese e risorse umane di eccellenza; il necessario complemento di un sistema di finanza innovativa. Del programma fanno quindi parte integrante interventi e scelte strategiche del Governo regionale, come le politiche industriali, finalizzate a valorizzare i nuovi fattori di competitività delle Pmi e le iniziative relative alla finanza per le imprese varate da Friulia.
Parlando dell'inserimento dei distretti nel programma, Cosolini ha sottolineato l'importanza, per la definizione di elementi utili alla regolamentazione e alla modalità di costituzione, della valutazione dei risultati ottenuti dal distretto di Biomedicina Molecolare e la definizione delle attività necessarie alla costituzione del distretto della Navalmeccanica.
Infine, ma non da ultimo, l'assessore ha sottolineato l'importanza di finalizzare i fondi per le Università "luoghi coinvolti negli obiettivi indicati nel programma" all'integrazione e alla razionalizzazione degli atenei di Udine e Trieste, premiando i corsi di laurea interateneo e la riorganizzazione dell'offerta formativa. "Ciò affinché i due poli universitari siano finalizzati a dare risposte, come già sta accadendo bene a Pordenone - ha detto Cosolini - in termini di produzione di risorse umane di eccellenza".
ARC/LVZ