Trieste, 10 lug - Con l'entrata della Slovenia nell'Unione
europea, nel 2004 anche la montagna vivrÖ una sorta di
riunificazione e si potrÖ parlare di Alpi Giulie Senza Confini.
Vero che ß un obiettivo sostanzialmente giÖ raggiunto attraverso
consolidati rapporti di amicizia e collaborazione transnazionale
a vari livelli tra il Friuli Venezia Giulia e la vicina
Repubblica, ma il momento ß di tale importanza che la casa
editrice Domus - in collaborazione con il Consorzio Servizi
Turistici del Tarvisiano (CoseTur) - ha voluto realizzare una
monografia sulle Alpi Giulie italo-slovene.
L'opera, interamente contenuta nel numero 4/2003 di Meridiani
Montagne, ß stata presentata oggi a Trieste dal direttore della
stessa rivista, Marco Albino Ferrari, e dal direttore di CoSeTur
Claudio Tognoni.
"Una vetrina storica per quest'area del Friuli Venezia Giulia in
un epoca storica per lo sviluppo della nostra regione nell'ambito
della Nuova Europa", l'ha descritta Tognoni.
"Le Alpi Giulie rappresentano l'esotismo dell'alpinismo in
Italia, il punto di contatto ideale con il fascino senza confini
della montagna", ha poi commentato Ferrari, spiegando che nelle
145 pagine della monografia ß raccontato un punto di vista delle
Alpi Giulie Senza Confini, arricchito da foto che spesso
comunicano più di tante parole.
Testi, foto e, allegata alla rivista, anche una carta geografica
fisica (scala 1:60.000) delle Alpi Giulie con 12 itinerari
estate-inverno illustrati nei dettagli, tutti i rifugi ed i
recapiti considerati più utili.
ARC/FC