SPORT: BERTOSSI A FESTEGGIAMENTI PER GIORGIO DI CENTA

Paluzza, 29 apr - E' lunga la storia olimpica di Paluzza e dell'intera valle del But, in Carnia, che oggi ha onorato il suo ultimo grande campione, Giorgio Di Centa, reduce dalle due medaglie d'oro a Torino 2006. "Carnia, terra di campioni", infatti, come titolava l'odierno convegno inserito nel programma dei tre giorni di festeggiamenti dedicati al dominatore della 50 chilometri di fondo alle ultime Olimpiadi Invernali, la cui "leggenda" prende avvio dai Giochi olimpici della Neve a Saint Moritz, nel 1948, con la partecipazione di Alberto Tassotti, e che è quindi proseguita con Ermes e Leo De Crignis, Roberto Primus, Manuela Di Centa, oggi Giorgio Di Centa ed affida il suo futuro ai giovani Andrea Morassi, Alessandro Pittin, Giacomo Matiz e Claudio Bosia, senza peraltro dimenticare che è di Paluzza anche la mamma dell'altro staffettista azzurro oro a Torino 2006, Christian Zorzi. Una vallata del Friuli Venezia Giulia, come è stato sottolineato nel corso del convegno al quale sono intervenuti, tra gli altri, il presidente del CONI Giovanni Petrucci, l'assessore regionale alle Attività Produttive Enrico Bertossi, il direttore agonistico delle Squadre Nazionali di fondo Marco Albarello e Gabriella Paruzzi, che ha portato ben dieci medaglie olimpiche al bottino complessivo di 101 sin qui conquistato dall'Italia nell'intera sua storia "a cinque cerchi". Un incontro, promosso anche grazie al contributo dell'Amministrazione regionale e dell'8.vo Reggimento Alpini, voluto soprattutto per celebrare l'atleta ma forse soprattutto l'uomo Giorgio Di Centa ("atleta antidivo, artigiano della vita" nelle parole di Mauro Corona, una persona plasmata dalla serenità e dalla serietà, secondo il prof. Antonio Del Monte, docente di Medicina dello Sport e volto ormai noto al grande pubblico televisivo) ma che ha quindi permesso di mettere in luce le qualità sportive del Friuli Venezia Giulia, "una regione straordinaria" per i risultati ottenuti dai suoi campioni ma anche per il suo ricco patrimonio di infrastrutture sportive, come il presidente Petrucci ha voluto testimoniare all'assessore Bertossi. Un sistema di impianti che "con lungimiranza" è stato costruito negli anni, ha osservato Bertossi, nella certezza di andare così incontro sia all'esigenza degli sportivi d'eccellenza sia di tutto il movimento dilettantistico ed amatoriale del Friuli Venezia Giulia, senza peraltro far mai mancare il sostegno agli atleti di punta, come è avvenuto proprio con gli alfieri dei colori della regione a Torino 2006. Un sostegno che oggi si concretizza anche aiutando l'attività del Liceo sportivo "Bachmann" di Tarvisio e che in futuro, ha indicato l'assessore Bertossi, potrebbe svilupparsi dotando di un Gruppo Sportivo il Corpo Forestale Regionale, come auspicato dal sindaco di Paluzza Aulo Maieron. "Siamo convinti - ha aggiunto l'assessore alle Attività Produttive - che lo sport d'eccellenza sia veicolo di promozione del territorio del Friuli Venezia Giulia e dunque volano per la crescita economica regionale, in particolare della montagna", per la cui crescita turistico-invernale sono stati riservati investimenti finanziariamente importanti. Al convegno sono anche intervenuti il vicepresidente della FISI Rino Marchesi, i consiglieri nazionali della Federsci Luciano Zanier e Giuseppe Giovanelli, l'ex presidente della FISI Carlo Valentino, il vice comandante delle Truppe Alpine, Alberto Primicerj, ed i campioni "di ieri" Maurilio De Zolt, Silvio Fauner e Venanzio Ortis. ARC/Roberto Micalli