Trieste, 21 nov - La Giunta regionale ha approvato oggi, su
proposta dell'assessore alle Finanze Augusto Antonucci, le
disposizioni per la formazione del bilancio (legge Finanziaria
2004), unitamente al bilancio di previsione per gli anni
2004-2006. Il documento contabile della Regione pareggia a
4.718,3 milioni di euro.
Sul versante delle entrate, la Finanziaria ß caratterizzata da
una contrazione delle risorse disponibili, a causa del calo delle
entrate tributarie dovuto al rallentamento dell'economia. La
compartecipazione della Regione ai tributi dello Stato
(principalmente Irpef, Irpeg e Iva) passa infatti dai 2.255,6
milioni di euro del 2003 ai 2.224,6 del 2004, con una diminuzione
di 31 milioni.
Nonostante ciò, con la Finanziaria viene garantita la spesa
sanitaria nella sua normale crescita. Come ogni anno, le uscite
per la sanitÖ costituiscono di gran lunga la voce più importante
del bilancio regionale: 1.807,4 milioni di euro, su un totale di
3.598,5 milioni delle uscite per le varie "funzioni-obiettivo",
vale a dire per gli interventi nei diversi settori di competenza
della Regione. Significativo anche l'incremento delle spese per
le politiche sociali, da 170,4 a 181,1 milioni.
Vengono garantiti anche i trasferimenti al sistema delle
Autonomie locali (Comuni e Province), che ammontano a 444,5
milioni di euro. Rispetto alle previsioni iniziali, questa somma
ß stata innalzata di 5 milioni nella fase di concertazione in
sede di Assemblea delle Autonomie locali.
Una particolare attenzione viene prestata ai diversi settori
produttivi, con scelte motivate dall'intenzione di favorire la
ripresa economica. Tutti comparti ottengono maggiori risorse
rispetto al 2003, puntando soprattutto su innovazione tecnologica
e ricerca. La "funzione-obiettivo" Industria e ricerca passa da
47,6 a 55,4 milioni di euro, l'Artigianato e cooperazione da 20,3
a 21,8, il Commercio turismo e terziario da 32,6 a 44,8,
l'Agricoltura da 46,4 a 48,1, la Formazione e lavoro da 21,9 a
26,8, la Promozione economica da 10,0 a 11,6.
Le risorse a disposizione per l'Ambiente foreste e protezione
civile arrivano a ben 341,4 milioni di euro, rispetto ai 172,6
milioni dell'esercizio precedente. Va tenuto conto che in questa
voce di bilancio sono state inserite le somme, sia statali che
regionali, necessarie a far fronte alla ricostruzione delle zone
dell'Alto Friuli colpite dall'alluvione nell'agosto scorso.
Ulteriori fondi per l'alluvione, pari a 215 milioni di euro, sono
stati previsti nell'esercizio 2005.
Incrementi significativi ottengono anche la Montagna (da 14,9 a
19,9 milioni), la ViabilitÖ e Trasporti (da 145,7 a 153,0),
l'Istruzione cultura e sport (da 72,1 a 81,8). Per quanto
riguarda le altre "funzioni-obiettivo", l'Edilizia e
pianificazione potrÖ contare su 81,2 milioni di euro, i Programmi
comunitari su 184,6.
Va sottolineato che tutti questi obiettivi della Finanziaria sono
stati ottenuti mantenendo invariato l'indebitamento preesistente.
Quanto alle altre voci del bilancio regionale, al di fuori delle
"funzioni-obiettivo", risultano in calo rispetto al 2003 sia la
spesa interna per il funzionamento dell'Amministrazione (da 391,9
a 373,4 milioni di euro), sia gli oneri finanziari (da 496,1 a
457,2).
L'assessore alle Finanze Antonucci ha voluto ricordare "il
riscontro positivo e l'apprezzamento" che ha ottenuto il metodo
utilizzato dalla Giunta per arrivare ad approvare una Finanziaria
preventivamente analizzata dalle parti sociali e dai
rappresentanti delle Autonomie locali, modificando il documento,
laddove possibile, sulla base dei pareri espressi dagli
interessati. L'assessore alle Finanze si dice ora "in attesa di
poter verificare il rispetto del programma e quindi di accertare
la realizzazione degli effetti delle scelte finanziarie
effettuate", auspicando in particolare "un'elevata
compartecipazione dei soggetti che producono economia positiva".
La Finanziaria per il 2004 costituisce, per Antonucci, una sorta
di "quadratura del cerchio": "Si inizia con la presentazione del
documento, si passa poi per una concertazione e una discussione
costruttiva, si modifica, ove possibile, cercando di rispondere
positivamente alle richieste e poi si attende il risultato
fattivo di un lavoro di aggiustamento continuo, aderente alle
richieste e alle reali esigenze del territorio".
ARC/Paolo Fragiacomo