Fontanafredda, 10 ott - "La pandemia ci ha insegnato
l'importanza della coesione sociale. La capacità di mettere
insieme le diverse componenti ha consentito di raggiungere degli
obiettivi importanti, penso ad esempio ai vaccini nelle
fabbriche. Questa regione ha saputo dare risposte rilevanti in
termini di sicurezza durante l'emergenza sanitaria, dobbiamo
agire allo stesso modo per affrontare anche il tema della
sicurezza nei luoghi di lavoro. La Regione è pronta a fare la
propria parte e ad accogliere la proposta di Anmil sul tavolo di
lavoro con tutti i portatori d'interesse a partire da
Confindustria e tutte le altre categorie economiche, i sindacati
e l'Associazione stessa".
Così il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia, con delega
alla Salute, Riccardo Riccardi, alla celebrazione della 71esima
Giornata Nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro,
curata dalla sezione dell'associazione nazionale mutilati e
invalidi del lavoro (Amnil) sezione di Pordenone, svolta
nell'azienda Casagrande a Fontanafredda dove è stato presentato
il monumento dedicato ai Caduti del lavoro e celebrata la Santa
Messa concelebrata dal vescovo Giuseppe Pellegrini e dal parroco
don Andrea Della Bianca.
Nel suo intervento Riccardi ha espresso preoccupazione davanti
all'incremento degli incidenti sul lavoro: "un fenomeno - ha
detto - sul quale serve una riflessione con tutte le componenti e
la presenza oggi di tanti sindaci è espressione di vicinanza e
attenzione a questi temi. Il compito della Regione - ha aggiunto
- è quello di proseguire insieme per spostare il baricentro
culturale, incentrato sulla sanità che - ha ricordato - è solo
uno degli aspetti del sistema di salute. Oggi è necessario
invertire la rotta perchè non è più possibile pensare che
l'organizzazione della prevenzione sia uno degli ultimi anelli
della catena. La Regione sta lavorando su questo fronte con
grande impegno".
"La prevenzione - ha evidenziato Riccardi - è un approccio
culturale, significa non rimandare quello che si può fare prima
anche con costi minori, ma il sistema della prevenzione deve
accompagnare, non solo sanzionare, essere supportato
dall'implementazione delle competenze, un aspetto che
l'Amministrazione regionale sta rafforzando, e soprattutto
sostenere una cultura che evidenzi come non si vince con la
repressione ma con il confronto".
Un passaggio dell'intervento del vicegovernatore ha riguardato,
poi, l'elemento della sicurezza nel contesto pandemico. "Siamo
impegnati in un dialogo leale con il Governo e siamo convinti che
chi ha scelto di vaccinarsi lo abbia fatto come scelta di
responsabilità sociale; il vaccino non è più solo una risposta di
salute ma una garanzia sociale che consente alle persone di non
privarsi delle proprie libertà, al sistema economico di non
fermarsi. Dobbiamo trovare tutti insieme quell'elemento di
equilibrio necessario a raggiungere gli obiettivi in un confronto
che può vedere posizioni diverse ma sempre con toni civili".
Infine, Riccardi ha espresso gratitudine per una giornata di per
sé importante ma che oggi assume un significato simbolico
maggiore perché ospitata all'interno di un'azienda.
Dopo la celebrazione liturgica, si sono susseguiti gli interventi
delle autorità fra cui quello del sindaco di Fontanafredda
Michele Pegolo, del presidente dell'azienda che ha ospitato la
cerimonia, Stefano Casagrande e del presidente Amedeo Bozzer di
Anmil Pordenone che oltre alla proposta del tavolo permanente, ha
rimarcato l'impegno attivo dell'associazione ricordando alcuni
progetti fra cui il portale della sicurezza con una serie di
video che esplicitino chiaramente il rapporto causa effetto fra
prima e dopo l'infortunio rendendo così maggiormente chiaro il
messaggio educativo.
Per Michelangelo Agrusti, presidente di Confindustria Alto
Adriatico è necessario, invece, mettere in piedi delle procedure
a prova di errore con l'obiettivo di raggiungere "zero morti nei
prossimi due anni".
ARC/LP/ep