(ARC) Trieste, 14 set - Circa 16 milioni di euro, il 50 per cento in più rispetto ad un anno fa. E' quanto la Regione mette a disposizione della scuola per attuare il programma politico avviato a favore dell'istruzione a partire dall'anno scolastico 2004-2005.
Un anno che l'assessore regionale alle Identità linguistiche ai Migranti, all'Istruzione, alla Cultura, allo Sport e alle Politiche della Pace e della solidarietà, Roberto Antonaz, auspica sia "utile alla loro vita di cittadini" per i ragazzi e "sereno, positivo e proficuo" per docenti e famiglie.
Sono in tutto 131.083 gli studenti che, dalle scuole materne alle superiori, sono rientrati nelle aule scolastiche; di questi, 7 mila sono stranieri. Saranno seguiti da 14.109 docenti, un manipolo di professionisti alle prese con un mondo dove "la vita è complessa e la cultura ha, sempre di più, un ruolo fondamentale" ha detto l'assessore.
Dal punto di vista della formazione inoltre, la convivenza tra bambini e ragazzi che hanno lingua e tradizioni diverse è, secondo Antonaz, una "straordinaria occasione di crescita".
La Regione, ricorda Antonaz riepilogando un anno di lavoro, ha avviato anche la prassi dei "libri in comodato" sulla scia di quanto hanno già fatto altre Regioni e Province a statuto speciale, sistema che andrà a regime entro tre anni e per cui sono stati investiti 4,2 milioni di euro. Inoltre, fa presente l'assessore, sono stati raddoppiati i contributi alle famiglie (da 150 a 300 euro per figlio) ed è stato portato da 20 milioni di euro l'anno a 36 milioni - con correttivi verso l'alto in caso di famiglie con più figli - il tetto massimo d'accesso ai contributi.
La maggiore disponibilità di fondi, ricorda Antonaz, è dovuta anche alle risorse erogate dallo Stato alle Regioni per libri di testo. Finanziamenti che per il Friuli Venezia Giulia ammontano a 2 milioni l'anno (i primi, relativi al 2003, arriveranno entro il 31 dicembre). A questi si aggiungono i 700 mila euro recuperati abrogando i finanziamenti erogati a famiglie di ragazzi iscritti a scuole con fini di lucro.
A fronte di ciò, 1,98 milioni di euro vengono così destinati a sostegno di progetti che confermano l'avviato processo d'autonomia degli istituti scolastici. Di questi, 410 mila euro sono stati investiti nello studio delle lingue minoritarie; 250 mila nel tempo pieno prolungato; 250 mila nell'educazione degli adulti; 300 mila nella riduzione della dispersione scolastica ("un fenomeno che in regione ha dimensioni preoccupanti" ha detto l'assessore); 150 mila nell'educazione musicale; 50 mila nell'educazione al linguaggio cinematografico ed audiovisivo; 200 mila per progetti di pace, solidarietà ed interculturalità; 100 mila nella formazione degli insegnanti; 270 mila nel funzionamento dei Centri provinciali per l'orientamento, strutture che in Italia esistono, per il momento, solo in Friuli Venezia Giulia.
Altri fondi, pari a 600 mila euro derivanti dai finanziamenti per l'immigrazione, sono stati destinati alle scuole per l'integrazione culturale e linguistica degli immigranti.
Nell'insieme si tratta di "interventi che rispondono ad una precisa domanda del territorio e che speriamo di incrementare" rileva l'assessore Antonaz, sottolineando che "investire in istruzione significa investire nel futuro" e confermando che, a completamento dell'azione avviata, si sta lavorando alla stesura un Testo unico sul diritto allo studio. Nelle intenzioni della Giunta, la nuova legge regionale servirà a razionalizzare, dal punto di vista organizzativo e del sostegno alla didattica, il complesso mondo della scuola in Friuli Venezia Giulia. ARC/Luciana Versi Zambonelli