ANTONAZ, ANTEPRIMA METEORITI ANTARTIDE A MUSEO TS

Trieste, 14 set - Sei frammenti di meteoriti, probabilmente risalenti a 4 miliardi di anni fa, dai quali si può risalire alla formazione del Sistema solare ed aiutare l'uomo a comprendere gli effetti delle proprie azioni sul pianeta, individuando in questo modo l'evoluzione del clima sulla Terra. Questa è l'eccezionale novità che, a partire dal 18 settembre (giorno della riapertura dopo una breve pausa estiva), sarà esposta nella sede di Trieste del Museo nazionale dell'Antardide (via Weiss 21, all'interno del comprensorio di San Giovanni) e che oggi, in anteprima, è stata illustrata all'assessore alla Cultura del Friuli Venezia Giulia, Roberto Antonaz, in visita alla struttura inaugurata il 30 giugno 2004. Dopo un'attenta visita al complesso museale, affascinato dalle meteoriti come dalle carte ancora immaginarie risalenti al XVI secolo, dalla capanna di Scott e dalla tenda di Amundsen, Antonaz ha annunciato che, in attesa della nuova legge sui musei attualmente in fase di elaborazione in Consiglio regionale, "nell'ottica di promuovere, sostenere e potenziare sempre più la cultura scientifica, nel 2007 la Regione intende finanziare la dotazione di sistemi acustici per accompagnare le visite nei musei del Friuli Venezia Giulia". Nel frattempo, è un sogno che diventa realtà, seppur virtuale, all'interno degli 850 metri quadrati (suddivisi in 17 settori) gestiti dall'Università di Trieste e dedicati alla storia dell'esplorazione in Antartide. Questa è una delle tre sezioni che, assieme a Genova (biologia) e Siena (scienze della Terra), costituiscono il Museo nazionale dell'Antartide "Felice Ippolito", istituito nel 1996 sulla spinta dell'attuale direttore della struttura giuliana, il prof. Antonio Bramati, alla guida di uno staff composto da una decina di addetti tra i quali il responsabile scientifico, Gianguido Salvi. Tra l'aria condizionata che raffredda a perfezione l'ambiente, gli arredi interni che ricordano i ghiacci antartici, gli schermi interattivi al plasma dove vengono proiettate immagini d'epoca e flash attuali, gli oggetti e le carte originali in mostra assieme alle fedeli quanto affascinanti ricostruzioni delle storiche imprese dei pionieri Scott, Schackleton e Amundsen, al Museo Antartide di Trieste si possono rivivere i momenti salienti di quella che è stata una delle più aspre e difficili conquiste terrestri dell'uomo. Un'emozione di scienza e conoscenza che, attraverso i laboratori didattici predisposti per gli studenti (Conoscere Giocando per le scuole materne ed elementari, Scoperta Avventura per le medie e Analisi Progetto per le superiori), viene trasferita da Gianguido Salvi e dagli altri responsabili scientifici del Museo (in loco ma anche direttamente negli istituti) ai giovani di tutta Italia ed ai numerosi stranieri provenienti dai Paesi limitrofi. ARC/FC