Trieste, 20 lug - Un gestore unico per il trasporto pubblico
locale ß "la" risposta per l'integrazione gomma-rotaia e delle
tariffe. Quindi la Regione, dopo la definizione del piano
strategico di riforma del Tpl del Friuli Venezia Giulia, attiverÖ
le procedure per indire un bando di livello europeo.
"Una gara unica per ottenere tre vantaggi" ha dichiarato
l'assessore regionale ai Trasporti Lodovico Sonego, e cioß
"margini di efficienza pari a 17.5 milioni di euro annui, che la
Regione non desidera trattenere per sá ma trasferire agli utenti
del trasporto pubblico locale in termini di maggiore quantitÖ e
qualitÖ del servizio; reale integrazione modale tra gomma e
rotaia e reale integrazione tariffaria; nascita di un competitore
industriale di livello nazionale, il sesto per grandezza, in
grado di candidarsi a vincere altre gare complesse in Italia e
all'estero".
"La Regione - ha continuato l'assessore - si sta preparando alla
gara per il gestore unico sulla base di alcuni progetti: la
costituzione di un consistente sistema di controllo gestione;
l'allestimento del sistema AVM per il monitoraggio della flotta
dei mezzi; l'allestimento della bigliettazione elettronica anche
con carta contactless; uno studio origine-destinazione
propedeutico al bando di gara".
Sonego ha illustrato le strategie della Regione per l'evoluzione
del trasporto pubblico locale durante la presentazione oggi della
ricerca elaborata da Axteria (azienda di consulenza specializzata
nelle aree dello sviluppo strategico e organizzativo, dei
processi e delle operazioni di corporate finance) per la
valutazione dell'attuale situazione del Tpl in Friuli Venezia
Giulia e dei possibili scenari evolutivi.
Questo documento ß frutto di un lavoro accurato e autorevole, ha
detto l'assessore, che ha ringraziato Saf di Udine, Atap di
Pordenone, Apt di Gorizia, Trieste Trasporti e Trenitalia per la
collaborazione data alla buona riuscita della ricerca, "che ha lo
scopo di aiutarci a definire le strategie con cui, attraverso un
percorso che sarÖ impegnativo anche per le quattro aziende, la
Regione si prefigge di governare, riformandolo, il trasporto
pubblico locale". "Il Trasporto Pubblico locale in Friuli
Venezia Giulia: situazione attuale e scenari evolutivi" analizza
la situazione attuale del TPL in regione e le potenziali aree di
miglioramento per fornire, attraverso una comparazione con il
contesto competitivo di riferimento (italiano ed europeo), una
visione degli scenari evolutivi e la stima dei potenziali
benefici derivanti da sinergie gomma-rotaia.
La ricerca conferma che per il suo TPL il Friuli Venezia Giulia ß
la prima regione italiana dal punto di vista della politica
industriale (il margine industriale ß pari al 26 per cento,
mentre la maggior parte delle regioni italiane si colloca tra il
6 ed il 10 per cento), per il valore economico creato e per la
redditivitÖ, dovuti non ad una mera politica contributiva ma ad
un alto livello di efficienza (i costi operativi per km ammontano
a 2,20 euro contro una media nazionale di 3,51 euro).
Nel 2005 i 4 gestori del TPL su gomma (SAF, ATAP, APT, Trieste
Trasporti) hanno percorso complessivamente circa 50 milioni di
chilometri, trasportando oltre 108 milioni di passeggeri con un
fatturato complessivo pari a 154,2 milioni di euro.
Dall'analisi dei principali indicatori strutturali emerge, nel
periodo 2001-05, un incremento dell'offerta chilometrica dell'1,2
per cento, un aumento dell'indice di qualitÖ del 14,3 per cento,
un'etÖ media del parco mezzi diminuita del 16,3 per cento.
L'unico dato negativo riguarda una flessione dell'utenza (non a
caso i ricavi da traffico per km risultano inferiori del 36 per
cento rispetto alla media delle regioni italiane), pari al 3,7
per cento.
Rispetto alle migliori performance europee (Regno Unito, Francia,
Svezia) i ricavi da traffico del Friuli Venezia Giulia sono più
bassi del 51 per cento, anche se ha un peso rilevante il fattore
prezzo, che in Italia ß tra i più bassi d'Europa. Il grado di
copertura dei costi operativi in Friuli Venezia Giulia ß comunque
in linea con la media italiana (31 per cento contro 30,4 per
cento). Emergono peraltro margini di miglioramento notevole (del
48 per cento) in un'ottica europea.
L'analisi del grado di concentrazione del mercato dimostra che il
TPL in Italia ß più frammentato rispetto ai principali Paesi
europei, mentre lÖ dove il mercato ß più concentrato
(Inghilterra, Francia, Svezia) le performance di redditivitÖ sono
migliori. Infatti il fatturato aggregato delle prime 5 aziende di
trasporto pubblico italiane ß pari a circa la metÖ dei singoli
big europei, che sono presenti in bacini territoriali più ampi e
quasi sempre internazionali ed integrati.
Stante la situazione attuale, i margini di miglioramento per il
TPL in Friuli Venezia Giulia sono connessi al salto dimensionale,
all'integrazione modale e all'incremento dei passeggeri.
L'integrazione tra i soggetti attualmente coinvolti nella
gestione del TPL su gomma appare una via obbligata verso il
miglioramento delle performance economiche. Le colonne portanti
del percorso di integrazione sono: la condivisione del percorso
evolutivo, il piano integrato dei servizi, il piano industriale
di sviluppo di sinergie, il modello di governance del sistema e
l'introduzione di interventi strutturali.
I potenziali benefici a regime (ipotizzato nel 2011) in
un'integrazione del servizio gomma-rotaia fissano il valore della
produzione a 215,6 milioni di euro (nel 2005 ammontava a 154,2
milioni), i passeggeri trasportati a 121,3 milioni, i mezzi a
1.442 e i dipendenti a 2.476 (nel 2005 erano 1.891) al netto del
personale di Trenitalia e di quello addetto ai treni regionali.
Nell'ipotesi di un'integrazione tra i 4 operatori attuali, sono
stimabili benefici complessivi (lato costi e lato ricavi)
compresi tra 6,6 e 11,8 milioni di euro rispetto allo scenario
inerziale valutato al 2010. Ma tali benefici aumentano
sensibilmente - tra i 12 ed i 20 milioni di euro - in uno
scenario di integrazione totale con un unico gestore gomma/ferro.
ARC/LVZ