"La nostra identità è anche nella terra che ci dona da vivere"
(ACON) Trieste, 28 lug - "Ero al fianco degli agricoltori
quando due anni fa li avevano accusati di essere responsabili
della moria di api causa inquinamento ambientale provocato
dall'uso di determinate sostanze a protezione del raccolto, sono
felicemente con loro adesso che la correttezza di un lavoro
sempre più difficile è stata riconosciuta anche dalla
magistratura con l'archiviazione di un'inchiesta che, fin
dall'inizio, ha messo a dura prova non solo i 167 ormai ex
indagati ma un intero comparto fondamentale per il Friuli Venezia
Giulia".
Lo evidenzia con soddisfazione il presidente del Consiglio
regionale, Piero Mauro Zanin, commentando lo stop all'inchiesta
nei confronti degli agricoltori friulani, buona parte dei quali
il 6 aprile 2019 avevano manifestato sotto il palazzo della
Regione a Udine.
"Ma possibile che in Friuli vengano colpiti gli interessi di chi
lavora la terra?" si chiedeva allora Zanin. "Prima il latte, poi
il Sauvignon, il prosciutto crudo e adesso le semine: qua chi
lavora viene terrorizzato" aveva sottolineato unendosi alla
protesta. E ancora: "È un pesante attacco alla nostra economia.
Se qualcuno ha sbagliato è giusto che paghi, ci mancherebbe, ma
io desidero far notare che tutte queste inchieste degli ultimi
anni spesso sono finite in nulla. Non può esistere la
criminalizzazione dell'agricoltura solo dalle nostre parti, non è
sostenibile".
Ora, secondo il presidente dell'Aula, "ciò che auspicavo si è
concretizzato nel non luogo a procedere ed è il momento di
complimentarsi con la magistratura per l'esito raggiunto. Forse
non tutti conoscono realmente le difficoltà che, giorno dopo
giorno, devono superare gli agricoltori della nostra regione per
continuare a garantire la necessaria vitalità a un sistema
costretto, suo malgrado, a confrontarsi non solo con i
cambiamenti climatici e la pandemia, ma anche con la burocrazia e
le confuse leggi del mercato globale".
"Da questa vicenda - si augura Zanin - l'agricoltura regionale ne
esce rafforzata e incentivata a raggiungere nuovi e più ambiziosi
obiettivi con una certezza, quella che l'identità di una comunità
è dentro di noi ma anche nella terra che, attraverso il costante
impegno di chi se ne occupa, ci dona da vivere".
ACON/FC