(ACON) Trieste, 28 lug - Le Opposizioni continuano a definirla
una manovra ricca ma con vistosi buchi, a cominciare dai
finanziamenti per la sanità pubblica. Mentre la Maggioranza
difende a spada tratta l'assestamento, ulteriormente potenziato
dall'emendamento jolly che assegna risorse a trasporti scolastici
e creditori vittime del crac delle cooperative, come ha spiegato
in aula l'assessore alle Finanze, Barbara Zilli.
Sono queste le posizioni di partenza in vista della maratona
finale del ddl 141, che da questo pomeriggio alle 15 verrà
esaminato articolo per articolo ed emendamento dopo emendamento
in Consiglio regionale, sotto la presidenza di Piero Mauro Zanin.
La discussione generale si è chiusa in tarda mattinata con gli
interventi di Simona Liguori e Lorenzo Tosolini. La consigliera
dei Cittadini ha criticato le scelte della Giunta nel settore
della salute in quanto vi ravvede "forti stanziamenti per il
privato convenzionato, ma non altrettante risorse per la sanità
pubblica. Sarebbe invece importante - ha aggiunto Liguori - una
organizzazione a rete in grado di collegare le cure a domicilio
con gli ospedali territoriali, che oggi viceversa sono privi di
molti servizi, con il conseguente sovraccarico degli ospedali
hub".
Il consigliere leghista ha invece difeso la manovra da alcune
delle critiche giunte ieri dalle Opposizioni. "Non è vero che la
concertazione è priva di strategia - ha detto Tosolini - perché è
stata fatta raccogliendo i desideri dei Comuni, ai quali vanno
attribuite le scelte sulle opere importanti. Né che c'è il
pericolo di una fioritura di grandi centri commerciali e di un
aumento del consumo di suolo: ricordo a Moretti che una legge
stabilisce esplicitamente l'invarianza dei terreni agricoli,
quindi se tolgo devo anche aggiungere". Sulle piste ciclabili,
Tosolini ha voluto ampliare il ragionamento di Marsilio,
proponendo "di guardare all'Europa del nord, per la quale sono
elementi fondamentali come le strade. Andrebbero ad esempio
sviluppate per collegare Udine con i 15 comuni vicini".
L'assessore Zilli ha poi esposto ai consiglieri quasi un
"bignami" della manovra di assestamento. Con una premessa a cui
tiene molto, e cioè che "le tante risorse a disposizione sono il
frutto del duro lavoro delle Direzioni in vista
dell'ottimizzazione della spesa, un pallino che il Presidente e
io abbiamo condiviso". A chi - leggi segnatamente il consigliere
Honsell - chiedeva misure più coraggiose e di ampio respiro,
Zilli ha poi ricordato che "in assestamento c'è l'obbligo di
prevedere misure impiegabili entro l'anno" e quindi si è
preferito dare continuità ad alcuni interventi "che corrispondono
agli impegni presi in campagna elettorale".
L'assessore si è quindi soffermata "sull'emendamento jolly,
appena depositato, che prevede 6 milioni per il pacchetto scuola,
destinati a filtraggio dell'aria e sanificazione nelle flotte del
trasporto pubblico e ad altre esigenze connesse al ritorno in
aula a settembre". Ci saranno poi 17 milioni come "salvadanaio
per i soggetti coinvolti nei crac delle Cooperative Trieste e
Coopca: con questa misura riusciremo a coprire l'88 per cento
delle richieste dei creditori coinvolti". In vista dell'esame
dell'articolato, Zilli ha parlato di "clima costruttivo"
auspicando "un'ampia condivisione dell'Aula, al netto delle
divisioni politiche".
"Io invece vorrei che fosse introdotta la clausola valutativa per
vedere quanti di questi soldi si tradurranno in opere utili alle
nostre comunità", le ha risposto Furio Honsell (Open Fvg) aprendo
le repliche dei relatori. Più attendista Tiziano Centis,
capogruppo dei Cittadini: "Mi auguro ci sia disponibilità ad
ascoltare le proposte delle Opposizioni". Massimo Moretuzzo
(Patto per l'Autonomia) è invece perplesso "sui criteri con cui è
stata fatta la concertazione con i Comuni: alcuni sindaci infatti
non vi hanno partecipato, spero che l'assessore Roberti ci
spieghi perché".
Cristian Sergo (M5S), nell'apprezzare il sostegno ai soci delle
coop fallite, attende risposte "su alcune tematiche che abbiamo
sollevato e che non sono presenti nel documento", mentre Roberto
Cosolini, relatore per il Pd, ha lamentato l'assenza di misure
adeguate su sviluppo sostenibile ("Ad esempio un fondo per
contrastare il consumo di suolo e riqualificare gli immobili") e
sanità pubblica. Secondo il consigliere dem, nel ddl ci sono
anche "troppe poste puntuali".
"Questa manovra si riaggancia ai valori del Centrodestra", gli ha
replicato Alessandro Basso (FdI), imitato da Mauro Di Bert
(capogruppo di Progetto Fvg/Ar) che ha parlato di "buon senso e
risposte alle esigenze dei vari territori". Giuseppe Nicoli
(Forza Italia) ha ribadito l'importanza degli investimenti nelle
infrastrutture, ai quali ha dedicato un ampio spazio nella sua
relazione di maggioranza, invocando un maggiore impegno da parte
dell'Autorità portuale. Mentre il capogruppo leghista Mauro
Bordin ha parlato di "una manovra che ha contenuti da legge di
Stabilità e guarda ad ampio spettro, rispondendo a molte
esigenze".
ACON/FA-fc