Aquileia, 12 lug - "I santi Ermacora e Fortunato sono
rappresentativi dell'unità della regione. La venuta del Patriarca
di Gerusalemme ad Aquileia nella ricorrenza dei patroni non è
solo un momento di grande spiritualità ma anche di forte identità
culturale".
Sono parole pronunciate dall'assessore regionale Sebastiano
Callari, presente questa sera nella piazza Capitolo di Aquileia
alla lectio magistralis tenuta dal patriarca di Gerusalemme dei
latini monsignor Pierluigi Pizzaballa, seguita dalla solenne
concelebrazione eucaristica tenuta nella Basilica.
Callari ha condiviso totalmente la riflessione di monsignor
Pizzaballa, che si è detto "molto confortato dall'interesse
suscitato da Gerusalemme e dalla Terrasanta nell'evento di
stasera. Aquileia e Gerusalemme - così il patriarca - sono due
città che si parlano. Aquileia è stata la porta del Cristianesimo
in Europa e questo collegamento con Gerusalemme possa portare
frutto a entrambe".
Secondo l'assessore, "l'evento di stasera con il Patriarca di
Gerusalemme segna l'inizio di un cammino, il quale è accompagnato
dal legame molto importante che la nostra Regione ha con Israele".
Monsignor Pizzaballa si è detto convinto della necessità di
alimentare strumenti culturali per promuovere un percorso di pace
in Medio Oriente e di conservare la speranza. Riferendosi alla
difficile fase attuale, secondo Pizzaballa "non ci possono essere
grandi cambiamenti, ma questo può essere il momento della semina
per le prossime generazioni".
Alla lectio magistralis del Patriarca sulla pace per Gerusalemme
sono intervenute numerose autorità religiose e civili tra cui il
presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin.
ARC/PPH/ma