Tolmezzo, 12 lug - "Primi passi positivi verso una
riqualificazione del museo Gortani e dell'intero sistema museale
storico ed etnografico regionale che racconta le arti e le nostre
tradizioni. La Regione investe sulla cultura e in montagna certa
che sia un'opportunità per tutta la regione".
Lo ha detto il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano
Fedriga a margine della visita al museo Carnico delle Arti
popolari 'Michele Gortani', nel seicentesco Palazzo Campeis, a
Tolmezzo, accompagnato dall'assessore regionale alla Cultura,
Tiziana Gibelli e dalla presidente del museo Aurelia Bubisutti,
che il governatore ha voluto ringraziare per l'impegno profuso.
"L'Amministrazione regionale investe sulla montagna convinta che
lo sviluppo di quest'area sia un'occasione di crescita per
l'intero territorio. Dobbiamo essere consapevoli che la parte
culturale può accrescere la nostra capacità attrattiva: il museo
è un elemento che consente di far conoscere il territorio e le
sue ricchezze con ricadute positive in termini di presenze
turistiche, occupazionali ed economiche".
"Dobbiamo proseguire nel percorso intrapreso di revisione del
sistema museale - ha detto Fedriga -: una strada da compiere
insieme, individuando gli obiettivi di comunità che, nel passato,
non sempre sono stati definiti e investire di più in servizi in
un contesto che sia sempre più competitivo".
"Il bilancio del museo è di nuovo in equilibrio - ha indicato
Gibelli - grazie ad un consiglio di amministrazione motivato che
ha saputo lavorare bene e mettere in sicurezza anche la
struttura. Il Gortani con il museo della Vita Contadina Diogene
Penzi sarà uno dei due perni del museo etnografico di storia
sociale (Mes) che rappresenta un grande disegno che coinvolgerà
l'intera regione".
Bubisutti ha ringraziato l'Amministrazione regionale per il
supporto e i tanti soggetti del territorio, fra cui il consorzio
Bim, la Comunità di montagna e i privati che hanno permesso in
due anni e mezzo di risanare i conti e intraprendere un percorso
di rivisitazione.
Il museo, come è stato ricordato, è stato messo in sicurezza
anche dal punto di vista degli adeguamenti tecnici e grazie ai
fondi regionali sono stati ristrutturati l'ingresso e due sale.
Novità anche sul fronte dell'implementazione tecnologica della
struttura. Nei prossimi anni è prevista la revisione del percorso
museale, che consentirà di fare un salto di qualità alla
struttura.
Il museo è il risultato del paziente lavoro di ricerca di Michele
Gortani (1883-1966) a partire dal 1920 e Fedriga ha potuto
visitare le sale del museo nelle quali vengono ricostruiti gli
ambienti della vita e delle tradizioni della Carnia dal XIV al
XIX.
ARC/LP/ma