San Daniele del Friuli, 17 lug - Una struttura, destinata ad
ospitare il processo di stagionatura dei prosciutti, realizzata
con tecniche innovative tali da renderla 40 volte più sterile di
una sala operatoria, il tutto per mantenere il prodotto
inattaccabile ai microbatteri, stabilizzandolo con aria trattata
e deumidificata: questa ß una delle opere realizzate da un
prosciuttificio di San Daniele del Friuli che ha attinto ai fondi
messi a disposizione della Regione tramite il Piano di Sviluppo
Rurale 2000-2006.
In totale, ne hanno beneficiato 13 aziende del distretto
Agroalimentare per complessivi 9 milioni di euro, erogati dalla
Regione: hanno dato la stura ad interventi per un ammontare di 29
milioni di euro. Si tratta di impianti destinati al miglioramento
della qualitÖ del prodotto, grazie all'innovazione dei processi
produttivi e dei percorsi di filiera.
Il completamento delle opere, in alcuni casi, o l'avanzata
realizzazione, in altri, sono stati oggetto di una visita
compiuta oggi dall'assessore regionale all'Agricoltura, Enzo
Marsilio, accompagnato dal presidente del Consorzio del
Prosciutto di San Daniele, Alberto Morgante, e dal direttore
Mario Cicchetti; presenti anche il consigliere regionale Paolo
Menis ed il sindaco di San Daniele, Gino Marco Pascolini.
"Queste realizzazioni - ha evidenziato Marsilio - sono la
testimonianza di una Regione vicina alle realtÖ produttive,
impegnata nell'assecondare il loro processo di modernizzazione
che poi si traduce anche in occasione di sviluppo e incremento
occupazionale".
Le opere realizzate sono funzionali ad un settore in crescita:
nel 2005, secondo i dati del Consorzio, la produzione di
prosciutti con il marchio San Daniele, ß aumentata del 2,4 per
cento rispetto al 2004, con 2.567.792 cosce lavorate, per un giro
d'affari complessivo di 300 milioni di euro.
Accanto al mercato italiano, forti incrementi si registrano nelle
esportazioni soprattutto nei Paesi al di fuori dell'Unione
Europea, come Stati Uniti (+ 8 per cento rispetto all'anno
precedente), Giappone (+14 per cento), mentre Australia e Cina
rappresentano le new entry.
Puntiamo sempre più ai mercati esteri, hanno evidenziato Morgante
e Cicchetti, con un export che rappresenta una quota pari al 18
per cento della produzione totale.
Secondo Cicchetti si cresce in base al prodotto, ed ß "per questo
che la Regione - ha concluso Marsilio - ha voluto investire nel
miglioramento qualitativo delle strutture e dei processi
produttivi, fatta salva la bontÖ della materia prima!".
ARC/RCR