La manovra estiva vale, ad oggi, 250 mln. Priorità a investimenti
Udine, 5 lug - La manovra di assestamento estiva vale ad oggi
250 milioni di euro, ma potrebbe ricevere ulteriori incrementi da
parte della Giunta regionale prima di giungere in Aula a fine
mese per l'approvazione definitiva.
Lo ha comunicato l'assessore regionale alle Finanze, Barbara
Zilli, intervenendo oggi alla seduta della prima Commissione
consiliare integrata, convocata per illustrare il rendiconto
generale per l'esercizio finanziario 2020, l'assestamento di
bilancio per gli anni 2021 - 2023 e il documento di economia e
finanza regionale (Defr 2022).
"L'avanzo disponibile regionale ammonta a 362 milioni che possono
essere utilizzati per spese d'investimento o iniziative
straordinarie una tantum, ma anche per far fronte a spese legate
all'emergenza Covid, in base ad una norma statale introdotta nel
2020 e reiterata dal Governo per il 2021".
Una manovra che la Giunta regionale, come ha spiegato
l'assessore, ha voluto orientare prioritariamente agli
investimenti pubblici e all'incentivo di quelli privati, cercando
per quanto possibile di mettere a sistema risorse utilizzabili
entro l'anno.
"Le difficoltà che il nostro comparto produttivo e ricettivo e
il mondo del lavoro hanno affrontato e ancora si trovano a dover
gestire sono straordinarie. La crescita della regione richiede
investimenti anche a vantaggio dei settori privati e questo
assestamento offe un pacchetto di risposte in tal senso" ha
commentato Zilli.
Venendo alle singole poste attribuite a ciascuna direzione
centrale si evidenziano 20,9 milioni di euro alla Sanità di cui
19,8 per la spesa corrente delle aziende sanitarie. Alle Attività
produttive e turismo vanno 9,3 milioni a sostegno delle imprese
turistiche e dei pubblici esercizi, 5 milioni di euro vanno al
Fondo turismo per ammodernamenti delle strutture alberghiere e 1
milione per lo sviluppo delle Pmi commerciali. Alle Risorse
agroalimentari, forestali, ittiche e montagna vanno 14,9 milioni
di cui 10 milioni sono assegnati al Fondo di rotazione, 2 milioni
per la realizzazione di progetti integrati nel comparto lattiero
caseario, 1,2 milioni per acquisto attrezzature e macchinari da
parte di imprese agricole. Alla Difesa dell'ambiente vanno 11,5
milioni di euro. In quest'ambito, 5 milioni serviranno a coprire
il bonus benzina fino a fine anno; un milione di euro per
contributi a privati per la rottamazione dei veicoli; 500mila
euro per allacciamenti fognari e ulteriori risorse alla
manutenzione ordinaria dei corsi d'acqua e alla rimozione
dell'amianto.
Alla voce Infrastrutture si trovano 40 milioni di euro per la
prima casa, 10 milioni per edilizia scolastica, 5 milioni per
portualità e logistica, 3 milioni per implementare lo scalo
ferroviario del Cosef; 3 milioni per impianti sportivi destinati
ad Eyof 2023, 2,4 milioni ai Comuni per interventi di
salvaguardia dei valori paesaggistici, 1,5 milioni per lo
scorrimento della graduatoria acquisto scuolabus nei Comuni,
nonchè ulteriori risorse per fondo servizi prima infanzia, per il
fondo interventi urgenti in edilizia scolastica e per
l'abbattimento dei costi delle materie prime nelle opere
pubbliche.
Cultura e sport vedono incrementare le proprie dotazioni di 9,7
milioni di euro, di cui una buona parte per il progetto
Gorizia2025 che sarà gestito con la regia di Erpac, Gect e
Comune; 1,7 milioni per l'acquisto della biblioteca Guarneriana
di San Daniele e un milione per la graduatoria sulla messa a
norma degli impianti sportivi e altrettanto per il bando
attrezzature sportive. Al Lavoro sono assegnati 5 milioni di
euro, di cui 3,5 per le politiche attive del lavoro. Altre
risorse vanno alla digitalizzazione delle scuole e alle scuole
paritarie. Le Autonomia locali incassano 7,1 milioni di euro di
cui 4,9 milioni ai Comuni per spese di assistenza ai minori non
accompagnati e 2,1 milioni al Fondo esercizio funzioni
fondamentali dei Comuni. La Protezione Civile regionale si vedrà
riconosciuto uno stanziamento di due milioni di euro. A chiudere,
Patrimonio e demanio incassano 10,4 milioni, mentre le Finanze
contano su 36,4 milioni, di cui 15 milioni a titolo di risorse
integrative per la Programmazione europea e 10 milioni ad
incremento del fondo contenziosi. Da segnalare infine i 3,5
milioni al fondo per le vittime dei crac delle Cooperative che
raggiunge così una dotazione complessiva di 9 milioni di euro.
ARC/SSA/al