SVILUPPO FVG: TONDO, OGM E NUCLEARE SONO SFIDE DA COGLIERE

Trieste, 13 giu - Sì all'OGM in agricoltura e sì all'energia nucleare, ma in un clima di comunicazione trasparente in cui non ci sia spazio per chi mistifichi e strumentalizzi l'informazione. Questa la posizione assunta su due argomenti di stretta attualità dal presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo nel suo intervento al convegno organizzato oggi da Genagricola nella sala Baroncini delle Assicurazioni Generali a Trieste sul tema "Emergenza alimentare: OGM sì o no?". Un'iniziativa servita a confermare, come ha detto il presidente di Confagricoltura Federico Vecchioni "che ci sono tutte le condizioni del non rischio e che oggi si può parlare non di organismi geneticamente modificati ma di organismi geneticamente migliorati". Per Tondo, dunque, non sussiste contrapposizione tra la produzione di cibo OGM e quella derivante da piccole e grandi nicchie di qualità. "Il Friuli Venezia Giulia ha una tradizione agroalimentare qualificata che, tra l'altro, sarà uno dei nostri punti di forza all'Expo di Milano 2015" ha detto Tondo, spiegando che "alla coltivazione di questi prodotti, che devono diventare il marchio del made in Friuli Venezia Giulia in Italia e nel mondo, se ne possono aggiungere altre che prevedano l'utilizzo dell'OGM". Non c'è in tutto ciò, secondo il governatore, alcuna contraddizione ma anzi, saggia integrazione, un corretto metodo di governo e, soprattutto, il modo giusto per vincere le sfide del mondo che cambia. Se l'OGM viene rappresentato oggi dalla scienza come un'opportunità di crescita, la scelta del nucleare può rivelarsi altrettanto decisiva allo sviluppo. "Sul nucleare ho preso posizione a favore in tempi non sospetti - ha detto Tondo - perché sono un convinto nuclearista, in assoluta coerenza con quanto sta dicendo il Governo nazionale nelle ultime settimane". "In questi giorni - ha continuato il presidente - abbiamo fatto un passo importante cercando con la vicina Slovenia una collaborazione che per adesso si limita alla ricerca, agli studi, alla promozione di iniziative comuni. Iniziative più concrete di collaborazione in tal senso spettano al Governo nazionale, ma io rappresenterò quanto prima al ministro Scajola la disponibilità del Governo sloveno a confrontarsi su questo tema con quello italiano". "Ho aperto una strada che mi sembra buona, il resto è prematuro" ha detto Tondo, rispondendo ai giornalisti che alla fine del suo intervento gli chiedevano se ci fosse l'ipotesi di una società Friuli Venezia Giulia - Slovenia per la realizzazione del secondo reattore nella centrale nucleare di Krsko. "In questo cuore dell'Europa formato da Veneto, Friuli Venezia Giulia, Carinzia, Slovenia e Croazia c'è già una centrale nucleare su cui potremmo ragionare tutti assieme" aveva detto Tondo parlando al convegno. "Se potessi entrare in società, come Regione o come Governo, con la Slovenia e realizzare il raddoppio del reattore di Krsko avendo così la possibilità di attingere all'energia di quella centrale, lo farei. Anche perché quel che è accaduto, o meglio non è accaduto recentemente in Slovenia dimostra che sul nucleare in Europa il controllo è alto al pari di garanzie e sicurezze". Il Friuli Venezia Giulia, ha spiegato Tondo è una Regione piccola che ha l'ambizione di pensare in grande e daremo grande attenzione alle proposte che ci verranno fatte, perché il futuro non si attua nascondendosi ma accettando la competizione sulle sfide. ARC/LVZ