(ARC) Trieste, 17 nov - Stesso tetto di reddito (26 mila euro) per l'ammissione agli assegni di studio degli allievi delle scuole statali e non statali. Nessun contributo ai ragazzi che frequentano le scuole private che operano a fine di lucro.
Sono i cambiamenti che l'assessore all'Istruzione Roberto Antonaz pone in atto, rispetto al passato, nell'assegnazione dei fondi regionali alla scuola privata e statale "non per fare crociate ma per dare lo stesso trattamento agli allievi delle scuole della nostra regione".
Inoltre il tetto di reddito per la concessione degli assegni di studio è attualmente fissato a 52 mila euro per gli allievi delle scuole non statali e a 26 mila euro per gli altri. Il contributo regionale complessivo per l'assegno di studio ai primi ammonta quindi a 3,098 milioni di euro, contro il milione e 32 mila euro destinati ai secondi.
Più in generale, Antonaz ha ricordato che la precedente Giunta regionale aveva messo a disposizione della scuola privata 5,78 milioni di euro contro i 2,50 milioni di euro assegnati a quella statale.
La manovra avviata dalla Giunta Illy - che sarà inserita nel bilancio 2004 - consentirà di recuperare un milione e mezzo di euro, "riportando - ha detto Antonaz - i finanziamenti alla scuola non statale ai 3 miliardi storici di vecchie lire". Sarà così possibile erogare per l'assegno di studio agli studenti statali (sono 4 mila quelli che lo ricevono) un altro milione di euro. Ma soprattutto riporterà il sistema, come conferma Antonaz, "ad una maggiore equità, anche in considerazione del fatto che nella prossima Finanziaria nazionale il ministro Moratti ha già previsto di mettere a totale disposizione della scuola privata ben 30 milioni di euro". ARC/Luciana Versi Zambonelli