(ARC) Trieste, 27 nov - La proposta di ripartizione delle risorse previste dalla legge 4 del 1999 a favore delle associazioni culturali del Friuli-Venezia Giulia è nata sulla base di una "verifica annuale oggettiva dell'attività svolta dalle singole associazioni". Lo ha affermato l'assessore regionale alla Cultura Roberto Antonaz in un incontro con la stampa svoltosi oggi a Trieste nella sede della Giunta, replicando così ad affermazioni apparse in questi giorni sulla stampa.
"Non c'è stata dunque - ha precisato l'assessore - alcuna scelta di tipo ideologico, e lo dimostra il fatto che abbiamo finanziato tutto il panorama politico, culturale e filosofico presente in regione. Le riduzioni di contributi, o le esclusioni di alcune associazioni dal beneficio, derivano perciò da fatti oggettivi. Non abbiamo fatto scelte né di parte né politiche. Le reazioni sono perciò pregiudiziali".
Antonaz ha voluto anche ricordare che la tabella predisposta dagli uffici regionali costituisce solo una bozza, poiché in base alla legge spetta alla terza Commissione del Consiglio regionale, in "maniera democratica e sovrana", decidere sulla ripartizione definitiva delle risorse tra le varie associazioni culturali.
La legge, ha ricordato l'assessore, era nata con l'intento di assicurare alle associazioni di rilevanza regionale un finanziamento stabile negli anni, ma il meccanismo di ripartizione è poi andato "fuori controllo". In quattro anni, dal 1999 al 2003, le associazioni beneficiarie sono infatti passate da 36 a 165, con un aumento del 400 per cento.
"È un meccanismo che abbiamo ereditato dal passato - ha affermato Antonaz - e che non era possibile modificare in pochi mesi. Dal prossimo anno è comunque nostra intenzione, e lo abbiamo previsto nella Finanziaria, cambiare radicalmente metodo". In sostanza si prevede di suddividere le associazioni in due "fasce": la fascia A per quelle di rilievo regionale, che continueranno a essere finanziate dalla Regione, e la fascia B per quelle di interesse locale, il cui finanziamento sarà decentrato attraverso l'Assemblea delle Autonomie locali.
Antonaz ha anche fornito alcune cifre: le risorse a disposizione per l'articolo 6 della legge 4 del 1999 ("Interventi nel settore della cultura") sono state aumentate, in sede di Finanziaria per il 2004, di 432 mila euro, arrivando a un totale di 9,5 milioni di euro.
Rispetto all'anno precedente hanno presentato domanda per il 2004 ulteriori 44 associazioni (di queste, 15 sono state ammesse, 4 sono state giudicate non ammissibili e le altre 25 erano prive dei requisiti di legge). Tenendo conto che vi sono state 18 esclusioni, in confronto al 2003 le associazioni per le quali è stato proposto il finanziamento sono passate da 165 a 162.
L'assessore ha ricordato inoltre che dal primo gennaio del 2003 è entrato in vigore anche il Regolamento di applicazione della legge, e che quindi il riparto è stato condotto quest'anno sulla base di vincoli ancora più stringenti. Antonaz ha proposto alcuni esempi sui motivi di esclusione: un'associazione non aveva presentato il rendiconto delle spese, un'altra ha subito guai giudiziari.
Per quanto riguarda le associazioni dei friulani e dei giuliani a Roma, l'assessore ha ricordato che queste ultime hanno sede fuori regione, non rientrano quindi nello spirito della legge 4 del 1999, e comunque ricevono finanziamenti sulla base di leggi specifiche per il sostegno dei corregionali emigrati. ARC/Paolo Fragiacomo