Aviano, 11 lug - Una nuova importante apparecchiatura
scientifica a servizio dei pazienti oncologici. È la
"Tomotherapy" (Tomoterapia) inaugurata oggi al Centro di
Riferimento Oncologico di Aviano dal presidente della Regione,
Riccardo Illy, presenti l'assessore regionale alla Salute, Ezio
Beltrame, numerosi consiglieri regionali, autoritÖ locali ed i
dirigenti del CRO.
L'inaugurazione ß stata l'occasione per ribadire, da parte del
presidente della Regione e dell'assessore alla Salute, il ruolo
che il CRO svolge e dovrÖ ancor più svolgere in futuro nel quadro
della sanitÖ del Friuli Venezia Giulia.
Per Illy "la Tomoterapia segna l'eccellenza del CRO e il suo
primato nella cura dei tumori. Un'apparecchiatura acquistata con
l'aiuto della Regione ma anche con l'autofinanziamento: segno
questo di una gestione oculata, in grado di produrre risorse da
impiegare nel miglioramento tecnologico".
Con la nuova normativa regionale sugli IRCCS (di prossima
approvazione, e che riguarda il CRO e il "Burlo" di Trieste), sia
Illy che Beltrame hanno sottolineato come da essa deriverÖ una
migliore definizione degli Istituti scientifici, la cui "mission"
ß, oltre all'assistenza, la ricerca, la sperimentazione, la
formazione, la conoscenza da trasferire poi ad altri soggetti
scientifici; l'auspicio ß che il CRO e gli altri centri
oncologici del Friuli Venezia Giulia si mettano in rete tra loro.
Altro obiettivo della nuova legge sarÖ di regolare i rapporti con
lo Stato, che finora "ß stato avaro di risorse" per la ricerca:
una inadeguatezza cui ha supplito la Regione. "E la Regione - ha
affermato il presidente - continuerÖ a fare la sua parte anche in
futuro sia per gli IRCCS che per le UniversitÖ e gli altri centri
di ricerca".
Infine Illy ha posto l'accento sull'esigenza di proseguire la
ricerca e il lavoro sulle cause dei tumori. "Intanto bisogna
agire sulla prevenzione con l'educazione alimentare e gli stili
di vita, con la prevenzione di tipo genetico, con le diagnosi
precoci grazie agli screening".
Da parte sua l'assessore Beltrame ha sottolineato l'importanza
dell'integrazione degli IRCCS nella rete regionale della sanitÖ e
dell'alta formazione e in quella nazionale della ricerca. "Alla
carenza di risorse per la ricerca - ha affermato - si supplisce
anche con il coraggio di rischiare e la Regione ha messo a
disposizione fondi significativi".
L'obiettivo deve essere quello di strutturare una rete di ricerca
più forte che sia parte integrante del sistema sanitario; di
trasferire le conoscenze della ricerca di base e della ricerca
clinica alla pratica clinica e viceversa. In quest'ottica
l'esperienza della Tomoterapia diventa, secondo Beltrame,
fondamentale.
Il commissario straordinario del CRO, Piero Della Valentina, il
direttore scientifico, Paolo De Paoli, e il direttore sanitario,
Giovanni Del Ben, hanno quindi illustrato i risultati conseguiti
dal Centro di Aviano, le attivitÖ di ricerca e contributi
scientifici offerti alla collettivitÖ, le prospettive anche nel
campo della formazione. "Una diversitÖ rispetto ad altri presidi
sanitari - ß stato detto - che va ribadita e salvaguardata, ferma
restando la disponibilitÖ a operare nel quadro della sanitÖ
regionale".
La Tomoterapia di Aviano, come ha illustrato il prof. Mauro
Trovò, direttore di Oncologia Radioterapica, ß la prima
apparecchiatura di questo tipo installata in un ospedale pubblico
in Italia e una delle prime in Europa. Essa rappresenta
un'importante evoluzione concettuale nelle modalitÖ di erogazione
della terapia radiante, in quanto nella stessa apparecchiatura
sono integrati un acceleratore lineare e una TAC: in questo modo
possono venir verificati nel corso di ogni seduta di radioterapia
sia il volume che la posizione della lesione da trattare,
consentendo di adattare in tempo reale il trattamento alle
caratteristiche del tumore.
Inoltre, l'apparecchiatura di tomoterapia realizza, mediante
rotazione continua della sorgente di radiazioni combinata alla
simultanea traslazione del lettino porta-paziente, trattamenti
elicoidali ad arco e utilizza tecniche avanzate di IMRT (terapia
radiante a intensitÖ modulata) e di IGRT (terapia radiante
guidata dall'immagine). La combinazione di queste tecnologie
realizzata nell'apparecchiatura di tomoterapia consente di
erogare dosi sempre più elevate nel tessuto tumorale e di ridurre
quelle erogate ai tessuti sani circostanti.
Per queste ragioni la Tomoterapia rappresenta un sostanziale
avanzamento nel trattamento di neoplasie a complessa
localizzazione, come i tumori del capo-collo, della pleura e del
mediastino. Inoltre questa attrezzatura consente di trattare in
un'unica seduta lesioni molto estese o dislocate in aree diverse,
come avviene ad esempio in alcuni tumori pediatrici.
L'acquisto della Tomoterapia ha richiesto un grande sforzo da
parte dell'Istituto. Infatti, non solo l'investimento economico ß
stato ingente, circa 3,1 milioni di euro, ma l'avviamento
dell'attrezzatura ß stato possibile grazie al significativo
impegno di formazione e di messa a punto della tecnologia da
parte del personale del dipartimento di Terapia Radiante.
L'utilizzo della Tomoterapia permette al CRO di migliorare
l'offerta terapeutica ad altissima specializzazione e la ricerca
traslazionale in oncologia. Quest'apparecchiatura consentirÖ
infatti di aumentare l'attrazione di pazienti in ambito
radioterapico da altre regioni italiane e, data la sua
peculiaritÖ e unicitÖ, di verificare se esistono i presupposti
per il trattamento di pazienti provenienti da Paesi limitrofi.
In coerenza con la "mission" di ricerca del CRO, saranno inoltre
ampliate le possibilitÖ di realizzare studi ad alto impatto
scientifico e di ottenere ulteriori finanziamenti per progetti di
ricerca. L'attivazione della Tomoterapia rientra nel processo di
valutazione dell'impatto delle alte tecnologie sulla salute dei
pazienti e sui costi per il sistema sanitario che gli IRCCS come
il CRO sono in grado di svolgere in modo ottimale.
ARC/Nico Nanni