Trieste, 10 giu - Sottoscritto oggi a Trieste il Protocollo
d'intesa in materia di concessioni e di appalto di lavori,
forniture e servizi, approvato recentemente dal Tavolo di
concertazione. Definito in modo più sintetico "Protocollo
appalti", è uno strumento strategico per contrastare in Friuli
Venezia Giulia la pratica del massimo ribasso, affermare la
qualità sul prezzo e proseguire nella battaglia sulla sicurezza
nei luoghi di lavoro, nel pieno rispetto degli impegni presi
dall'Amministrazione regionale.
"Questo documento rappresenta un significativo punto di partenza
- ha affermato in apertura l'assessore al Lavoro, Alessia Rosolen
-. Attraverso questo atto condiviso da oltre 30 realtà, Regione,
enti locali, parti sociali e imprese potranno continuare a
collaborare fattivamente su una tematica importante: la migliore
tutela possibile delle lavoratrici e dei lavoratori impegnati
nell'esecuzione dei contratti pubblici".
"Si tratta di un determinante passo avanti alla luce delle nuove
norme sul Codice degli appalti e della necessità di velocizzare
le procedure. Attenzione - ha aggiunto Rosolen -, per noi
velocizzare non significa diminuire la qualità del lavoro. Con
questo atto, ancora una volta, garantiamo che non vince il
massimo ribasso ma il miglior rapporto qualità-prezzo, dando a
tutti i soggetti, istituzionali e non, presenti sul territorio,
la possibilità di coordinare tutte le attività legate agli
appalti nel pieno rispetto delle finalità definite dal
Protocollo".
Obiettivo di questo documento è infatti quello di promuovere
buone pratiche in materia di contratti pubblici per attuare gli
scopi di tutela sociale ed elaborare strumenti tecnici e
operativi adeguati per la loro realizzazione concreta, sia in
fase di esecuzione che nella fase di valutazione delle offerte di
gara.
"Con il Protocollo appalti la Regione si impegna a promuovere un
lavoro di qualità, che rispetta la legalità e che fa meno
riferimento al mero valore economico - ha rimarcato l'assessore
alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti -. Un ruolo di grande
valenza soprattutto nel rapporto con i Comuni, che sono tutti
stazioni appaltanti. In particolare in questo momento storico
quando ci apprestiamo a vivere la stagione del Pnrr con ingenti
investimenti anche sul territorio regionale".
"A questo proposito oggi abbiamo avuto la bella sorpresa di avere
presente alla cerimonia di sottoscrizione del Protocollo il
presidente di Anci Fvg, in rappresentanza dei Comuni della
regione. Un buon segnale - ha detto Roberti - che dimostra che
stiamo andando nella direzione giusta".
Nel corso della presentazione del documento sono state fatte due
osservazioni, una di metodo e l'altra di merito: sotto il profilo
del metodo, con l'approvazione di questo documento è stato
confermato l'assunto per cui i provvedimenti nazionali adottati
in stretta collaborazione con le autonomie territoriali e con le
parti sociali finiscono per garantire quell'elevato livello di
coesione istituzionale, sociale e territoriale richiesto dalla
fase attuale particolarmente complessa.
Per quanto concerne il merito, è stato sottolineato che quanto
condiviso da Regione e parti sociali nel Protocollo regionale
risulta coerente con le recentissime innovazioni legislative.
"A Roma si sta discutendo molto delle modalità per evitare alcune
patologie del sistema come il massimo ribasso. Questa
Amministrazione ha già affrontato queste tematiche - ha ricordato
l'assessore al Patrimonio, Sebastiano Callari -. Più volte,
infatti, siamo intervenuti con provvedimenti normativi per
modificare alcune criticità del sistema degli appalti in Friuli
Venezia Giulia".
"Di certo oggi facciamo un ulteriore passo in avanti verso la
modernità. Diamo significato al lavoro delle persone e al livello
dei servizi. Uscire fuori dal paradigma del prezzo - ha
specificato Callari - significa dare qualità al prezzo stesso,
dando il massimo possibile ai nostri cittadini e alle imprese del
territorio".
Sono tre i punti qualificanti del Protocollo appalti.
Innanzitutto l'istituzione di un gruppo di confronto tecnico in
raccordo con l'Osservatorio regionale sui contratti pubblici e
con gli Osservatori contrattuali paritetici di categoria sugli
appalti, oltre a un maggiore coinvolgimento delle parti sociali
nell'elaborazione di procedure specifiche.
Viene poi ribadita l'importanza del criterio dell'offerta
economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior
rapporto qualità-prezzo nonché la necessità di evitare formule
che facciano surrettiziamente scattare il massimo ribasso per
assicurare la prevalenza degli elementi qualitativi rispetto al
prezzo che, in particolare nei servizi "labour intensive", non
deve di principio superare il 20% sul punteggio complessivo.
Infine il Protocollo ha tenuto conto delle osservazioni formulate
dalle parti sociali rappresentative sia dei lavoratori che dei
datori di lavoro. Le osservazioni sono state vagliate con
l'essenziale contributo sul piano tecnico da parte delle
Direzioni centrali della Regione competenti in materia di lavori
pubblici e infrastrutture, di enti locali e di Centrale unica di
committenza (Cuc).
ARC/RT/gg