(ACON) Udine, 9 giu - Efficienza, riconciliazione e libertà.
Sono questi, secondo Piero Mauro Zanin, i tre messaggi chiave che
verranno lanciati dalla ventitreesima edizione del Far East Film
Festival (in sigla Feff) al via il prossimo 24 giugno a Udine.
Intervenendo alla presentazione organizzata dal Cec nelle sale
del rinnovato cinema Visionario, il presidente del Consiglio
regionale si è soffermato innanzitutto sulla capacità
imprenditoriale dimostrata dagli organizzatori, attivi da più di
trent'anni sulla scena friulana e ideatori di un festival
internazionale ormai noto in tutto il mondo.
"Appena mi insediai alla presidenza - ha ricordato Zanin -
Sabrina Baracetti e Thomas Bertacche vennero da me per parlare
del prosieguo dei lavori di ristrutturazione delle sale, e per
accelerare i tempi la Regione attivò un meccanismo di delega che
ha funzionato benissimo, nell'ottica della collaborazione tra
pubblico e privato: una scommessa vinta".
Ma la nuova edizione del Festival - che torna a proporre numerosi
appuntamenti in presenza dopo la rassegna interamente on line del
2020 - sarà insaporita da un'emozione speciale: "La pandemia è
partita dalla Cina e da quel momento abbiamo vissuto un anno e
mezzo molto difficile - ha osservato il presidente - , ma oggi
arriva una sorta di restituzione grazie all'opera di tanti
cineasti. Il Feff diventa insomma un ponte di riconciliazione nel
segno dell'arte".
Richiamandosi alle immagini dal Myanmar con cui Baracetti ha
voluto aprire la conferenza stampa, Zanin ha infine insistito sul
concetto di libertà: "Il cinema consente agli artisti di
esprimere e rivelare al mondo idee, progetti e sogni di libertà,
specie nei Paesi dove la democrazia non esiste. Voi date voce ed
eco in questo modo a un bisogno incomprimibile di ogni essere
umano, spesso testimoniato dalle persone più umili".
Alla presentazione dell'edizione 2021 - che fino al 2 luglio
proporrà 63 titoli da 11 diversi Paesi, anche nella nuova arena
sul prato del Visionario - ha partecipato pure l'assessore alla
Cultura, Tiziana Gibelli, che ha spiegato le ragioni del convinto
sostegno finanziario da parte della Regione. Il sindaco Pietro
Fontanini e l'assessore Fabrizio Cigolot hanno invece insistito
sui benefici per l'immagine di Udine, veicolata nel mondo anche
grazie all'intraprendenza culturale del Cec.
ACON/FA