(ACON) Trieste, 8 giu - "Vogliamo tranquillizzare la
consigliera Piccin, cui ricordiamo di essere la presidente della
Commissione tutela dell'ambiente e non delle moto e affini ma che
si dimostra sempre pronta alla levata di scudi quando ci sono di
mezzo eventi motoristici in aree naturali. Non siamo contro chi
organizza manifestazioni nel rispetto delle regole, semmai
vogliamo che queste regole siano chiare e non danneggino
l'ambiente".
Lo affermano, in una nota, i consiglieri regionali del Movimento
5 Stelle, Ilaria Dal Zovo e Cristian Sergo, replicando alle
dichiarazioni dell'esponente forzista sul mondiale di trial che
si terrà nel fine settimana a Tolmezzo. "A proposito dei geositi,
ricordiamo che esiste una legge regionale che ne vieta il
danneggiamento e il deturpamento e che prevede l'istituzione di
un apposito Catasto, che però a distanza di 5 anni è ancora in
fase di realizzazione. Viene pertanto a mancare l'obbligo della
Regione di autorizzare deroghe ai divieti previsti dalla legge
regionale".
"Ad oggi non c'è evidenza dell'autorizzazione sbandierata dalla
stessa Piccin - aggiungono i consiglieri M5S -, finora sono state
rilasciate solo autorizzazioni per facilitare i parcheggi e la
viabilità nei giorni della manifestazione, l'ultima emanata ieri.
Una di queste ricorda anche che una delle aree su cui si correrà
la gara di questo weekend è interdetta al passaggio dei pedoni,
non solo dei veicoli".
"L'obiettivo che ci siamo posti con la mozione proposta a maggio
- continuano Dal Zovo e Sergo - è quello di discutere la recente
sentenza della Corte Costituzionale che sul tema afferma che il
parere della struttura regionale competente deve accertare che il
tracciato di queste manifestazioni non interessi siti Sic, Zps,
aree protette, biotopi o prati stabili, ritenendo escluso che, in
caso contrario, le attività possano essere autorizzate".
"Nessuna volontà, da parte nostra, di gettare fango su qualcuno
né intendiamo insinuare che non vengano rispettate le regole -
concludono i consiglieri -. Crediamo però, ed è quello che
abbiamo affermato nella conferenza stampa di ieri, che le norme
per l'autorizzazione di determinati eventi e per il passaggio di
veicoli a motore in aree naturali siano attualmente troppo
frammentate e vadano riviste, garantendo, da una parte, maggiore
chiarezza anche a chi deve effettuare i controlli e, dall'altra,
una tutela più stringente per le aree ambientalmente più fragili.
Il tutto ribadendo che non si discutono le manifestazioni in sé,
quanto soprattutto l'effetto che possono creare 365 giorni
l'anno, lasciando intendere ai molti amatori che possano girare
indisturbati sui nostri sentieri montani. Noi continuiamo a
preferire altre forme di fruizione della nostra montagna che non
va difesa, ma rispettata".
ACON/COM/fa