(ARC) Resia, 18 apr - Un grande evento per Resia e per tutta la valle che oggi ha festeggiato con il presidente della Regione Riccardo Illy l'insediamento, nel nuovo capannone industriale in località Varcata, di due attività produttive fondamentali per lo sviluppo di un'area che lo stesso sindaco di Resia Sergio Barbarino ha definito "disagiata, lontana dalle grandi arterie ma vogliosa di mantenere la propria identità culturale, produttiva e linguistica".
In questo angolo di Friuli Venezia Giulia, infatti, dove si parla un idioma slavo arcaico, le aziende Lavorare Insieme e Diamir trovano ora un ambiente ideale per sviluppare, ha affermato Illy, quelle attività industriali capillari rispettose dell'ambiente che, assieme al turismo, possono rappresentare la carta vincente della montagna, contribuendo a ripopolarla nell'ambito di un progetto di rilancio che l'attuale Governo regionale ha inserito tra le priorità operative. Non a caso, ha ricordato il presidente, lo scorso venerdì sono stati approvati dalla Giunta altri cinque progetti analoghi che riguardano l'area montana.
Nel capannone progettato dall'architetto Fagiani - 1678 metri quadri, costo complessivo 937.400 euro in gran parte coperti da contributo regionale - la Diamar produrrà punte diamantate ad uso odontoiatrico ed industriale impiegando 6 persone, mentre Lavorare Insieme si avvarrà di venti operari, in prevalenza donne, per assemblare fanaleria e ventilazione d'automobile per altre due imprese friulane, la Comefri di Magnano in Riviera e la Seima di Tolmezzo.
L'intero paese ha presenziato, a fianco delle principali autorità regionali, all'importante inaugurazione.
"La montagna non è un luogo di svago dei cittadini ma una grande risorsa per il territorio", ha ricordato il presidente della Provincia di Udine, Marzio Strassoldo, mentre il presidente della Comunità montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale, Ivo del Negro, ha sottolineato il ruolo di questo spazio industriale che consentirà a molti abitanti della valle di vivere e lavorare nella propria terra.
"Riusciremo a portare avanti il rilancio della montagna - ha concluso Illy - che è parte integrante del programma di Intesa Democratica. Questa è la sfida più grande del Friuli Venezia Giulia proiettato nel futuro".
Prima del rituale taglio del nastro da parte del presidente Illy, si è assistito alla tangibile dimostrazione dell'attaccamento della gente della valle alle proprie radici: ad entusiasmare ed emozionare gli ospiti hanno infatti pensato i giovani componenti del gruppo folkloristico locale, guidato da Mauro e Serena Di Lenardo. Un'esibizione di musica e danze che ha origini nel 1838, quando è stato fondato il gruppo, dove violini e violoncelli vengono suonati con modi e corde non tradizionali ed il canto è tutto in lingua locale. ARC/FC