ILLY A VILLA MANIN PER MOSTRA SU 'TERRA E LAVORO'

Villa Manin, 05 mag - "La Regione è lieta di ospitare questa mostra nell'esedra di Villa Manin. Una mostra il cui titolo e il cui contenuto 'La terra e il lavoro. Vita contadina e lotte agrarie in Friuli 1890-1960' portano a riflettere sulla storia di questa terra nel secolo appena trascorso, quando l'economia e il lavoro sono passati dall'agricoltura all'industria manifatturiera". Così il presidente della Regione, Riccardo Illy - intervenuto oggi all'inaugurazione della mostra organizzata dalla CGIL del Friuli Venezia Giulia in occasione del centenario del sindacato, alla quale era presente il segretario nazionale, Guglielmo Epifani - ha introdotto il suo intervento. Tra i presenti anche il presidente del Consiglio regionale, Alessandro Tesini, l'assessore regionale alla cultura, Roberto Antonaz, i consiglieri regionali Piero Colussi e Paolo Pupulin, il sindaco di Codroipo, Vittorino Boem. Una conversione, quella da agricoltura a industria, partita forse in ritardo rispetto ad altre regioni italiane, "ma che ha saputo trasformare una tragedia, quale fu il terremoto di 30 anni fa - ha sostenuto Illy - in occasione di sviluppo oltre che di ricostruzione, grazie anche alla solidarietà nazionale e internazionale". "Ma oggi - ha continuato il presidente - stiamo vivendo un'altra conversione: quella da economia industriale a economia della conoscenza. Un processo che non riguarda solo le imprese, ma gli stessi lavoratori e tutti i cittadini. Indubbiamente al centro di questa grande trasformazione sta il mondo del lavoro e per sostenere quel processo la Regione ha varato due leggi: quella che ha modificato la precedente sull'innovazione, dotandola di notevoli risorse, e quella sul 'buon lavoro', che mira a superare gli effetti più controversi della Legge Biagi, specie per quanto attiene al precariato". Da parte sua il segretario regionale della CGIL, Ruben Colussi, ha ricordato il trentennale del terremoto in Friuli e la successiva ricostruzione "che privilegiò le fabbriche sulle case per ridare possibilità di lavoro alla gente"; e ha quindi illustrato la mostra di Villa Manin "che attraverso la storia del lavoro, và alle radici e all'identità di un popolo". Epifani, infine, ha posto l'accento sulla struttura solidale del movimento sindacale italiano e della CGIL in particolare. "Se un tempo - ha detto - erano la terra e il lavoro a rendere liberi, oggi lo sono anche la conoscenza e la formazione. Dietro a ogni cittadino c'è una persona, titolare dei diritti di libertà, di cittadinanza, di lavoro, di accesso a nuove opportunità". ARC/Nico Nanni