(ACON) Trieste, 4 mag - "Pochi giorni fa, ricordavamo in
occasione del Primo Maggio i tanti, troppi morti sul lavoro e in
particolare il caso del giovane di 34 anni, Nikoll Prekpalaj, di
origine kosovara, morto alla periferia di Udine. Oggi giunge
terribile la notizia della tragedia di Luana, operaia di Prato
poco più che ventenne stritolata da un macchinario che avrebbe
dovuto essere sicuro, a prova di incidente."
"Ogni anno, in Italia, muoiono circa 700 lavoratori e davanti a
questa tragedia quotidiana non si può che sentire il dolore e il
senso di impotenza per una politica che non sa o non può rendere
sicuro il lavoro, impedendo i troppi lutti che quotidianamente
flagellano le case e le famiglie di quella che in altri anni si
chiamava con orgoglio la classe operaia."
ACON/COM/rcm