(ACON) Trieste, 4 mag - Il Centrodestra grida all'attacco
politico e mette all'indice "parole che pesano come macigni".
Mentre le Opposizioni tirano in ballo il "divide et impera",
accusando la Maggioranza di aver voluto mettere l'uno contro
l'altro gli specialisti della sanità con la scelta di portare in
aula quattro dirigenti per rispondere all'audizione del sindacato
degli anestesisti, che qualche settimana prima aveva
pubblicamente segnalato problemi e disfunzioni nella lotta alla
pandemia.
La seduta della III Commissione, presieduta dal leghista Ivo
Moras e dedicata al caso-terapie intensive, è stata vissuta in
questo clima di accesa contrapposizione politica. Antonio
Lippolis (Lega) ha ricordato ai colleghi che "stiamo vivendo una
situazione eccezionale e il sindacato fa un attacco politico
quando mette in dubbio la buona fede della Regione sui dati che
vengono trasmessi".
Sulla stessa linea Mara Piccin: "C'è stato un po' di tribunale di
inquisizione contro gli assessori", ha detto la consigliera di
FI. Anche il capogruppo di Progetto Fvg/Ar, Mauro Di Bert, non ha
gradito le modalità delle critiche espresse oggi dal medico
Alberto Peratoner per conto del sindacato Aaroi Emac: "Alcune
parole pesano come macigni: era meglio confrontarsi con le
direzioni e arrivare a una posizione condivisa. Dopo che è uscita
la lettera, anche a me la gente per strada chiedeva: ma cosa sta
succedendo?".
Di tutt'altro avviso i gruppi di Opposizione. "Ma cosa avete
fatto? Li avete messi uno contro l'altro perché la politica
potesse dire che non ha colpe", ha attaccato Furio Honsell (Open)
riferendosi al piccato scambio di battute tra Peratoner e Amato
De Monte, dirigente dell'Asufc. "E io invece apprezzo entrambi, e
so che ci servono tutti e due, sia i primari sia i sindacati", ha
concluso. Dello stesso parere Mariagrazia Santoro (Pd): "Mi
dispiace che la risposta alla lettera sia stata organizzata così.
Quella denuncia è stata resa pubblica perché prima gli
anestesisti non avevano ricevuto risposte".
"Non credo che la lettera metta in cattiva luce la nostra sanità
- ha osservato Andrea Ussai del M5S - ma che esprima una
richiesta di aiuto. La criticità più importante è la mancanza di
ascolto". Sullo stesso tasto ha battuto Simona Liguori: "Bisogna
ascoltare tutti e andare avanti insieme, mentre troppe volte le
categorie vengono messe nelle condizioni di contrapporsi", ha
detto la consigliera dei Cittadini. Tesi condivisa da Roberto
Cosolini (Pd): "Invito i dirigenti delle Aziende sanitarie a fare
squadra in tutti i sensi, intercettando per tempo i segnali di
allarme".
Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia) ha chiesto invece di
approfondire il tema dei famosi 120 posti di terapia intensiva
("Hanno le caratteristiche di legge o no?"), imitato da Walter
Zalukar (Misto), che nel suo intervento ha posto altre dieci
domande tecniche sulla base delle relazioni dei medici ascoltate
in aula.
Chiari i concetti espressi dal vicegovernatore con delega alla
Salute, Riccardo Riccardi, nella sua replica finale. Il primo è
che "in Fvg abbiamo curato tutti e bene, garantendo
professionalità e standard di sicurezza". Il secondo è che "i
politici non devono fare i tecnici, non spetta a noi stabilire se
la professionalità degli infermieri è adeguata, se un malato deve
andare in terapia intensiva, quanti armadietti debbano stare in
una stanza. È pericoloso che la politica si prenda questo
compito". Riccardi ha poi assicurato che il coordinamento tra
Aziende e territori c'è sempre stato "con riunioni quotidiane" e
che i numeri dell'attività oncologica sono migliori rispetto a
molte altre regioni.
Durante la seduta si è aperta anche una polemica sulle modalità
di conduzione della Commissione, con un vivace scambio di battute
tra il presidente Moras e Nicola Conficoni (Pd). L'esponente dem
ha parlato di "mancato rispetto del regolamento e del ruolo dei
consiglieri" ricordando "le decine di interrogazioni inevase da
mesi". Sulla stessa lunghezza d'onda Ussai ("Sono sconcertato e
indignato per come vengano censurate le richieste dei
consiglieri"), Santoro ("Il Pd ha appena mandato una lettera al
presidente Zanin in cui segnala modalità di conduzione non più
tollerabili"), Honsell e Zalukar.
A proposito di temi in arretrato, in apertura di seduta Moras
aveva annunciato l'audizione delle sigle sindacali in una
prossima riunione della III Commissione.
ACON/FA-fc