(ACON) Trieste, 4 mag - "Pescaturismo e ittiturismo
rappresentano un'ulteriore offerta per un visitatore sempre più
attratto dalle esperienze capaci di arricchirlo sotto il profilo
delle conoscenze umane e culturali. Inoltre, costituiscono
approdi naturali della cultura della pesca in ambiente marino e
lagunare".
Lo rimarca in una nota il capogruppo della Lega nel Consiglio
regionale del Friuli Venezia Giulia, Mauro Bordin, primo
firmatario della proposta di legge "Disciplina del pescaturismo,
ittiturismo e della attività connesse alla pesca professionale e
all'acquacoltura", spiegando come "il provvedimento intenda
integrare l'ordinamento regionale in materia di pesca e
agriturismo, disciplinando tutte le attività correlate e non
prevalenti in materia di pesca professionale che non sempre si
conciliano con le normative dettate per il settore agricolo
tradizionale".
"Il pescaturismo è una nuova forma di attività turistica
integrativa alla pesca artigianale che consente di portare i
turisti a bordo dell'imbarcazione da pesca e di svolgere, non
solo attività di pesca, ma anche didattico-formative e di
somministrazione dei prodotti ittici. L'ittiturismo - continua
l'esponente del Carroccio - comprende tutte le attività di
ospitalità e di somministrazione di alimenti e bevande di
ristorazione, eventualmente accompagnate anche da situazioni
didattiche e culturali, indirizzate alla conoscenza degli
ecosistemi marini e fluviali, nonché alla valorizzazione del
prodotto ittico locale, esercitate dall'imprenditore ittico".
"Elemento di novità - aggiunge Bordin - è la previsione di una
percentuale minima di quantitativo annuo della materia prima
utilizzata per la somministrazione di pasti e bevande, per cui si
prevede il ricorso alla produzione aziendale, di altre aziende
ittiche del Distretto di pesca nord Adriatico, da produttori
agricoli singoli o associati della Regione o da altri soggetti
che producono prodotti tipici della Regione e prodotti
agroalimentari tradizionali".
"Almeno il 30 per cento del quantitativo annuo dei prodotti
ittici utilizzati per la somministrazione dei pasti - precisa la
nota leghista - deve essere di produzione aziendale, di
raggruppamento, consorzio di aziende o altra forma di
aggregazione di imprese comunque denominata, con sede in Fvg".
Bordin chiarisce infine che "sarà la Direzione centrale risorse
agroalimentari, forestali e ittiche a tenere e ad aggiornare
l'Elenco regionale dei pescaturismi, degli ittiturismo e delle
aziende di acquacoltura che svolgono attività di ricezione e
ospitalità, le attività di organizzazione dei corsi di formazione
e aggiornamento professionale e il coordinamento della
segnaletica degli operatori iscritti nell'Elenco".
ACON/COM/db