(ACON) Trieste, 28 apr - Il Consiglio regionale ha dedicato
stamattina due ore al question time, sotto la presidenza di Piero
Mauro Zanin. Ancora una volta è stato il vicegovernatore con
delega alla Salute, Riccardo Riccardi, ad essere chiamato a
rispondere al maggior numero di interrogazioni a risposta
immediata, inevitabile conseguenza dell'emergenza Covid.
Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha posto l'attenzione sul
problema del mancato pagamento degli straordinari a infermieri e
personale sanitario, ricordando "la denuncia di alcune sigle
sindacali relative ad Asfo e le segnalazioni di operatori di
Asufc" e chiedendo interventi "definitivi e tempestivi". Il
vicegovernatore ha esposto nel dettaglio i fondi stanziati, a
livello nazionale e regionale, per autorizzare le attività
aggiuntive. "Chiederemo a Roma - ha aggiunto Riccardi - ulteriori
risorse per il personale".
La possibilità di mettere in vendita medicinali a uso
veterinario, riducendo gli sprechi e contenendo le spese delle
famiglie, era invece al centro dell'interrogazione di Giuseppe
Sibau (Progetto Fvg/Ar): "Anche in presenza dello stesso
principio attivo, i farmaci per gli animali costano molto di più
rispetto a quelli per gli uomini", ha spiegato il consigliere.
"Sono temi oggettivi e plausibili quelli segnalati da Sibau - gli
ha risposto Riccardi - ma rimane il problema della modifica della
norma". "Sono convinto - ha chiuso il botta e risposta Sibau -
che la Giunta farà il suo dovere".
Simona Liguori (Cittadini) ha invece interpellato Riccardi sui
numeri dell'adesione dei medici di medicina generale alla
campagna vaccinale in corso, in termini di somministrazioni a
domicilio. Il vicegovernatore le ha fornito i dati aggiornati, a
livello regionale e per singolo territorio: sono 229 in totale i
medici di medicina generale che hanno aderito (24 in Asugi, 63 in
Asufc e 142 in Asfo). Quanto alle somministrazioni a domicilio,
sono state finora 6459, con questa ripartizione: 5311 in Asfo,
830 in Asufc e 318 in Asugi. L'Asfo è chiaramente prima in questa
classifica, ma Riccardi si è detto convinto che presto i numeri
si riequilibreranno.
Il capogruppo dei Cittadini, Tiziano Centis, reputa invece
"necessario e urgente adottare un atto di indirizzo rivolto alle
aziende sanitarie regionali per l'applicazione del decreto legge
44 del 2021 in materia di obbligo vaccinale". "Non servono atti
di indirizzo regionali per applicare quel che dicono le norme
dello Stato e che entrambi condividiamo - gli ha risposto
Riccardi - Io sono per la rigorosa applicazione di questa norma,
che prevede la possibilità di assegnare mansioni inferiori o
sospendere chi non si vaccina. Abbiamo comunque proposto
l'adozione di linee guida a livello nazionale".
Ad Andrea Ussai (M5S) sta invece a cuore il problema della
ristorazione ospedaliera presso l'Azienda sanitaria Asugi, in
quanto teme che si stia andando verso "l'ennesima proroga del
servizio alla ditta Serenissima Ristorazione" senza risolvere le
criticità evidenziate dai lavoratori e il problema del
recepimento degli standard per la fascia pediatrica. Ussai ha
sottolineato che il bando promesso a metà aprile non è ancora
partito. "Sono d'accordo con Ussai sul fatto che la gara fosse
ferma da troppi anni - ha detto il vicegovernatore - ma gli
assicuro che il bando è imminente. Questo però non toglie - ha
aggiunto Riccardi - la necessità di una proroga fino
all'aggiudicazione della gara e alla stipula dei contratti: la
procedura richiede almeno un semestre". "Non è arrivata risposta
sulle criticità sollevate dai lavoratori", gli ha controrisposto
Ussai.
Franco Iacop (Pd) ha invece riproposto il tema della telemedicina
per i pazienti Covid, ricordando il progetto finanziato con la
raccolta fondi che venne avviata dalla Protezione civile
regionale, volta a sostenere le esigenze emergenziali. Iacop ha
chiesto quanti dei kit previsti dal contratto siano stati finora
distribuiti ai pazienti anziani e fragili. "Il progetto non ha
ancora avuto completa attuazione - ha ammesso Riccardi - , stiamo
incontrando difficoltà anche se le adesioni sono in aumento. Ad
oggi hanno aderito 283 medici di medicina generale e sono stati
consegnati 54 kit per 122 pazienti. Credo sia la strada giusta,
bisogna insistere". Insoddisfatto Iacop: "Segnalo lo stallo di un
progetto che è costato 1,4 milioni. Si prevedevano 1500 kit e
10mila pazienti, qui siamo ancora in una fase iniziale a quasi un
anno da quando maturò l'idea".
Il consigliere Walter Zalukar (Misto) ha ribadito che non sono
state ancora presentate relazione e monitoraggio sulle liste di
attesa, "violando in questo modo quanto previsto dalla legge
regionale 7 del 2009. È la quinta interrogazione sullo stesso
argomento". Riccardi, nel condividere le preoccupazioni sui tempi
di attesa, gli ha ricordato le misure prese per affrontare il
problema, ricordando che sono previsti finanziamenti aggiuntivi
per prestazioni di particolare rilevanza in cui risulti
fondamentale la tempestività. "Non ho la presunzione di
convincere qualcuno sulle opinioni, ma sui numeri sì: i dati sono
sicuramente da migliorare, ma meno critici rispetto ad altre
regioni". "La legge 7 del 2009 fu voluta dal centrodestra e si
continua a ignorarla", ha replicato Zalukar.
Cristian Sergo, capogruppo del M5S, invocava "una maggiore
trasparenza sulle somministrazioni della campagna vaccinale",
facendo riferimento alle 48588 dosi di vaccini (su un totale di
265671) somministrate a persone che rientrano nella categoria
"altro", un dato contenuto nel report vaccinale del Ministero
della Salute. Riccardi gli ha risposto che "l'aumento delle
somministrazioni registrate con categoria "Altro" sono dovute
alla mancata registrazione della categoria da parte dei medici di
medicina generale, ma con la nuova versione del sistema questo
errore non dovrebbe verificarsi più. Siamo tra le regioni con la
voce "altro" più limitata: oggi vi rientrano in totale 431
persone in Fvg (349 con pregressa infezione da Sars-Covid, 75
detenuti penitenziari e 7 di categoria non rilevata)".
Soddisfatto della risposta, Sergo ha detto che il suo obiettivo
"era proprio far capire che alla voce altro c'è una spiegazione".
Le criticità del reparto di oculistica di Pordenone sono state
portate all'attenzione dell'Aula da Mauro Capozzella (M5S), che
ha chiesto a Riccardi come intenda risolvere i problemi di
carenza di organico che avrebbero causato l'allungamento dei
tempi di attesa per le visite oculistiche, fino a due anni e
mezzo. Riccardi ha annunciato che si va verso un accordo con il
privato accreditato per prestazioni oculistiche. Sul supporto
emergenziale all'ospedale di Pordenone con le equipe
dell'ospedale di Udine, l'Asfo formalizzerà un accordo
interaziendale con Asufc".
ACON/FA-fc