Trieste, 27 apr - "Con l'innovativo Convention&Visitors Bureau
Trieste diventa hub per il settore congressuale e turistico
dell'intero Friuli Venezia Giulia. Questo avviene in un
territorio, come quello triestino, ad alta densità di centri di
ricerca, start up, poli scientifici e universitari che rendono
questo territorio ideale per far incontrare ricerca e
innovazione, industria e creatività".
Lo ha affermato questa mattina l'assessore al Turismo, Sergio
Emidio Bini, durante la presentazione del nuovo Trieste
Convention&Visitors Bureau nella sala Luttazzi del Magazzino 26
del Porto Vecchio.
"Qui coesistono infrastrutture adeguate e moderne, una
sensibilità storica nei confronti del turismo congressuale e una
vocazione turistica 365 giorni all'anno. La scelta - ha precisato
Bini - è quindi strategica e produrrà un elemento di innovazione
di prodotto finalizzato al rafforzamento e al rilancio di tutto
il comparto".
Grazie all'unione di intenti tra Regione Friuli Venezia Giulia
con PromoTurismoFVG, il Comune di Trieste, il Tavolo dell'Imposta
di soggiorno e il coinvolgimento degli operatori locali in forma
aggregata attraverso Terziaria, è nato quindi Trieste
Convention&Visitors Bureau, il primo hub congressuale a livello
regionale con un nuovo centro congressi di dimensioni e livello
internazionali situato nel cuore del Porto Vecchio, una tra le
più interessanti aree di recupero industriale in tutta Europa.
"Questa struttura - ha ricordato Bini - rappresenta il più grande
auditorium del Nord Est d'Italia con 1.856 posti, a cui si
aggiungono 5 ulteriori sale per una capienza complessiva di 2.770
posti e un'area espositiva di 5mila mq che si aggiunge alle sale
alberghiere, istituzionali e dimore esistenti nel territorio
circostante. Il Centro congressuale, che si sviluppa nei
Magazzini 27 e 28, è la risposta alla richiesta sempre crescente
di una sede che possa ospitare a Trieste eventi sostenibili ed
innovativi, con un elevato numero di partecipanti e per diverse
tipologie di eventi dai congressi nazionali e internazionali, ai
meeting corporate, i summit, le fiere e le esposizioni, fino a
concerti ed eventi sociali".
Nel corso della presentazione è stato ricordato che la pandemia
ha interrotto un trend di crescita per il turismo in Friuli
Venezia Giulia che nel 2019, per la prima volta, aveva portato
oltre 9 milioni di presenze di visitatori sul territorio
regionale.
"Prima del Covid abbiamo registrato una crescita importantissima.
Molte località hanno registrato il tutto esaurito perché la
nostra è una Regione ricca di eccellenze e visitabile in totale
sicurezza. Inoltre - ha rimarcato l'assessore - gli imprenditori,
anche stranieri, hanno continuato a investire su questo
territorio che non ha nulla da invidiare ai più famosi centri
internazionali".
"La Regione continuerà a investire con entusiasmo e convinzione
in questo settore. Nel 2021 - ha annunciato Bini -, oltre ad un
ulteriore scorrimento della graduatoria del bando 2019, sarà
pubblicato un nuovo bando a valere sul Fondo Turismo finalizzato
alla riqualificazione delle strutture alberghiere".
L'occasione è stata propizia anche per parlare delle esigenze
turistiche più recenti. Con il cosiddetto "new normal" stanno
emergendo infatti nuove sensibilità come il timore generalizzato
per gli ambienti troppo affollati, l'attenzione alla sicurezza e
all'igiene, una crescente sensibilità per le tematiche
ambientali, più digitalizzazione e un fondo di incertezza che
accompagna un desiderio latente di recuperare il "tempo perduto".
Questi trend portano alla ricerca di destinazioni meno
antropizzate e a modalità di scoperta attente al fattore natura,
benessere, spazi aperti e sicurezza, da conoscere attraverso le
piattaforme online.
Parallelamente all'offerta per il turismo legato al mondo degli
affari, è diventato inoltre sempre più importante il cosiddetto
turismo 'leisure' in linea con le attuali esigenze di mercato e
la creazione di nuovi prodotti orientati all'aria aperta, alle
vacanze slow, alla cultura, alla valorizzazione delle maestranze
e delle eccellenze locali (artigianato, enogastronomia, storia,
scienza, letteratura).
Durante la presentazione del Trieste Convention&Visitors Bureau è
stato sottolineato che, oltre al turismo congressuale e a quello
'leisure', sia sempre più vincente la capacità di sviluppare i
servizi per accogliere matrimoni nazionali e internazionali. A
questo proposito PromoTurismoFVG ha già avviato un progetto
dedicato alla sostenibilità a livello regionale che consentirà di
offrire vacanze, congressi, matrimoni con minor impatto
sull'ambiente, valorizzando le realtà locali.
ARC/RT/pph