Gemona del Friuli, 26 apr - "L'hub inaugurato oggi a Gemona del
Friuli contribuirà a dare impulso alla campagna vaccinale che
prosegue grazie ai tanti operatori sanitari e ai volontari
costantemente impegnati ad implementarla; senza questa prima
linea, nessun piano vaccinale potrebbe avere successo".
Lo ha affermato il governatore del Friuli Venezia Giulia,
Massimiliano Fedriga durante il punto stampa che è seguito
all'inaugurazione del nuovo hub vaccinale nel centro Le
Manifatture a Gemona del Friuli assieme al vicegovernatore con
delega alla Salute Riccardo Riccardi, al commissario per
l'emergenza Francesco Paolo Figliuolo e al capo Dipartimento
nazionale della Protezione civile Fabrizio Curcio. Presenti anche
l'assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli e il sindaco di
Gemona del Friuli Roberto Revelant.
Fedriga ha ringraziato per il cambio di passo nella campagna
vaccinale impresso dalla nuova struttura commissariale che
"permette di proteggere i cittadini grazie alle forniture e
all'organizzazione e che, grazie a collaborazione e chiarezza
consentirà di produrre ottimi risultati perché - ha aggiunto -,
una campagna vaccinale non è una classifica di serie A: serve
serietà, piedi per terra e programmazione. In quest'ottica e
grazie alla collaborazione con la struttura commissariale potremo
fare passi avanti per superare l'emergenza pandemica".
"Il sito vaccinale inaugurato oggi - ha detto Figliuolo - è
organizzato in piena coerenza con il piano nazionale concepito
dalla struttura commissariale, laddove si voleva avere una
sinergia tra quello che c'è di meglio in Italia". Nel suo
intervento ha voluto ricordare il sisma del '76 e le motivazioni
della medaglia d'oro al merito civile richiamando la grande
dignità, lo spirito di sacrificio e l'impegno civile della
popolazione, "capace di porre in essere, da subito, i prodomi per
una rinascita, ricostruendo non solo il tessuto abitativo ma
anche quello sociale morale ed economico e, come 45 anni fa, la
campagna vaccinale deve dare lo slancio per ripartire, per un
futuro dell'Italia che sia di rinascita sociale, morale ed
economica".
Figliuolo subito dopo l'inaugurazione si è recato con gli
esponenti della Giunta del Friuli Venezia Giulia, a deporre una
corona d'alloro alla Goi-Pantanali in ricordo dei 29 militari,
artiglieri e genieri della Julia, che persero la vita per il
crollo della caserma nel '76.
"Gemona del Friuli - ha detto Fedriga a margine della cerimonia -
ha saputo, come tutto il Friuli, rialzarsi dalla tragedia del
terremoto con le proprie forze; questa capacità di rinascita
possiamo trovarla anche nell'hub vaccinale che rappresenta uno
dei tasselli per la rinascita post-pandemia. Grazie ai sanitari,
ai volontari che quotidianamente si mettono a disposizione per
dare impulso ad una sempre più massima campagna vaccinale, saremo
in grado di riprogettare il futuro".
Anche per l'assessore Zilli "l'odierna inaugurazione rappresenta
un momento significativo a ridosso di una ricorrenza molto
sentita, il sisma del '76, che ha devastato il Friuli ma che è
anche simbolo di ripartenza. Una ripartenza che trova le sue
radici nella grande solidarietà dei tanti volontari che
continuano a impegnarsi per una fase di rinascita post pandemia".
Quanto al centro vaccinale di Gemona del Friuli, come è stato
illustrato, esso è espressione di un'alleanza fra la Regione,
l'Asufc, il Comune, la Protezione Civile e Banca Intesa che ha
messo a disposizione i locali e, come i precedenti, è facilmente
individuabile, raggiungibile e sicuro. Si caratterizza per una
capacità di vaccinazione non inferiore alle 1000 vaccinazioni al
giorno.
L'area accoglienza è dimensionata per 100 persone con 8
postazioni per il controllo della documentazione, consenso ed
anamnesi e altrettanti sportelli per l'inserimento dati mentre
sono 8 i box per le inoculazioni. Completano l'hub, una zona
osservazione post vaccinazione e un'area dei servizi (spogliatoi-
depositi- area amministrativa).
L'hub, assieme a quello dell'Ente fiera a Martignacco, nell'area
di Asufc, si aggiunge agli altri siti vaccinali attivi sul
territorio, nelle sedi ospedaliere e nelle sedi distrettuali.
Le risorse umane necessarie per le 1.000 vaccinazioni al giorno,
prevedono 18 medici, 16 infermieri/somministratori, 4 operatori
di supporto, 20 flussisti, 1 coordinatore di processo. Per un
totale di 30 persone a turno, ovvero 60 per 1000 dosi.
ARC/LP/ep