Previste 1000 inoculazioni nella giornata odierna
Martignacco, 27 mar - "Oggi vengono vaccinati i volontari della
Protezione civile regionale, circa un migliaio. Si tratta di un
obiettivo importante per mettere in sicurezza chi è impegnato in
prima linea nelle attività di contrasto al Covid-19: nella
logistica, nella distribuzione dei farmaci, offrendo assistenza
alle persone e contribuendo a mantenere la migliore
organizzazione nei centri vaccinali".
Lo ha affermato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con
delega alla Salute, Riccardo Riccardi, presente al primo giorno
di inoculazione dei volontari, nel centro vaccinale predisposto
all'ente Udine e Gorizia fiere spa in via della Vecchia Filatura
a Martignacco, accompagnato dal direttore dell'Asufc, Massimo
Braganti, dal direttore generale della Protezione civile Fvg,
Amedeo Aristei e da Denis Caporale direttore dei Servizi
sociosanitari e facente funzioni presso il Distretto di Udine.
"L'operazione non grava sul sistema sanitario perché realizzata
in modo autonomo dalle forze del sistema di protezione civile -
ha precisato Riccardi -. Grazie ai sei vaccinatori presenti,
nella giornata odierna, si potranno vaccinare 1000 persone con
AstraZeneca".
La vaccinazione proseguirà fino a esaurimento della platea dei
volontari nei fine settimana, ad eccezione della giornata di
Pasqua, che verrà recuperata il giorno successivo. "Su 10.000
volontari - ha spiegato Aristei - contiamo di vaccinarne almeno
7000".
"Una volta terminata l'immunizzazione dei volontari - ha
precisato Riccardi - i vaccinatori verranno messi a disposizione
per immunizzare le altre categorie previste dal piano; si tratta
dunque di un valore aggiunto per il territorio".
A margine della visita al centro vaccinale di Martignacco, il
vicegovernatore ha commentato il provvedimento, allo studio del
Governo nazionale, per rendere obbligatoria la vaccinazione ai
sanitari: "E' una misura necessaria, l'ho indicato da tempo e
vedo con soddisfazione che il provvedimento prende forma. Leggo
poi nelle parole del presidente del Consiglio una grande
determinazione per proseguire nella direzione auspicata. La
vaccinazione non riguarda, infatti, solo il singolo individuo ma
anche la sicurezza delle persone che ci sono vicine, quindi se
all'interno di un contesto di sanità pubblica, qualcuno per le
proprie convinzioni mette a rischio la salute degli altri, è
chiaro che deve scegliere di occuparsi d'altro".
ARC/LP/pph