Latisana, 04 apr - La Regione riteneva urgente l'intervento da 4 milioni di euro per completare la diaframmatura degli argini del Tagliamento a difesa dell'abitato di Latisana, ma è consapevole che non si tratta di un intervento definitivo. Per questo sarà necessario riproporre nel prossimo protocollo d'intesa con il Governo il tema della messa in sicurezza del Tagliamento esigendo un definitivo chiarimento sull'opportunità di realizzare quanto previsto dal Piano stralcio, legge dello Stato che se mantenuta in vigore la Regione è tenuta ad approvare, nonostante le contrarietà delle popolazioni rivierasche e delle associazioni ambientaliste. E' quanto ribadito dal presidente della Regione, in occasione della visita in municipio a Latisana a cui è seguito il sopralluogo al cantiere dei lavori iniziato circa tre mesi fa. Si tratta del terzo lotto di intervento (finanziato dalla Regione con appunto 4 milioni di euro e che il sindaco ha definito importantissimo e in grado di dare una certa serenità nell'affrontare eventi di piena) che comporterà il completamento della diaframmatura degli argini del Tagliamento, dal confine con il territorio di Ronchis fino all'abitato di Latisana. Con due precedenti interventi era stata realizzata la diaframmatura degli argini fra Latisanotta e Ronchis, complessivamente 2 chilometri circa di argine rafforzati attraverso l'inserimento di un'anima in cemento armato scesa fino a 20 metri nel terreno. L'intervento attualmente in corso e che presumibilmente si chiuderà a fine anno, prevede la pulizia dei detriti sabbiosi che hanno ridotto la calibratura partendo dal campo sportivo e fino a dopo Sabbionera. Il progetto consentirà anche un allargamento dell'area golenale in corrispondenza del campo sportivo, per la creazione all'interno dell'alveo del fiume di alcuni gradoni, intervento che sarà possibile utilizzando il materiale precedentemente scavato in corrispondenza del centro storico, circa 140 mila metri cubi di terriccio. Arretrando inoltre la base dell'argine con un muretto di contenimento, allargando la strada tanto da poter realizzare sul lato delle case una pista ciclabile, sarà possibile procedere anche ad un riassetto urbanistico. L'intervento va ad aggiungersi al piano di prevenzione e previsione degli eventi alluvionali nel quale è impegnata da tempo con notevoli risorse finanziare e tecnologiche la Protezione civile regionale e che ha permesso di affrontare al meglio anche l'ultimo evento del 27 maggio scorso. ARC/EP