Buttrio, 28 mar - "Guardando ad una realtà di eccellenza come la Danieli di Buttrio mi pare sia possibile congiungere la preoccupazione alla fiducia: se, infatti, dall'interno di un'esperienza così avanzata e di così grande successo che fa della Danieli un'azienda leader nel mondo, si intuisce che il futuro riserverà sfide ancora più difficili c'è motivo di essere preoccupati. Se così non fosse non si sarebbe responsabili". E' giocato tutto sul filo tra la preoccupazione che "non deve però diventare motivo di sfiducia" e la soluzione dei problemi che occorre mettere in campo "per mettere a frutto le risorse di cui disponiamo in Italia" a garanzia di un futuro di competitività, il discorso che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ha fatto nella sala del Mappamondo della Danieli di Buttrio, il gruppo aziendale tra i primi tre al mondo nella fornitura di acciaierie e leader internazionale nell'impiantistica siderurgica. "Qui ho visto cose straordinarie e ho ascoltato discorsi importanti", ha commentato il capo dello Stato dopo gli interventi di due giovani del team Danieli, un ingegnere e un perito, Andrea Ceretti e Daniele Manni, a cui il presidente e amministratore delegato del gruppo friulano, Gianpietro Benedetti, ha affidato l'esposizione di alcuni progetti e della filosofia aziendale. "Penso che in Italia siamo abbastanza in bilico: ci sono molti italiani, anche nella classe dirigente e politica, - ha affermato Napolitano - che non sono sufficientemente consapevoli e convinti della ricchezza delle risorse di cui disponiamo e dei problemi che occorre risolvere perché queste risorse vengano messe a frutto per il futuro". La visita alla Danieli di Buttrio ha rappresentato per il capo dello Stato la prima tappa in Friuli. Napolitano è stato accolto da Gianpietro Benedetti, presidente e amministratore delegato, insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro dallo stesso Napolitano nel giugno del 2006 e dalla vicepresidente Carla De Colle. Erano presenti all'incontro il presidente della Regione, accompagnato dall'assessore alle Attività produttive, il presidente e i vicepresidenti del Consiglio regionale, il commissario straordinario della Provincia, il viceprefetto vicario di Udine e il sindaco di Buttrio, i presidenti di Confindustria regionale e Assindustria, Adalberto Valduga e Adriano Luci. Al suo arrivo Napolitano si è intrattenuto con i bambini della scuola elementare "Dante Alighieri" di Buttrio che gli hanno fatto dono di un suo ritratto a pastello, poi il capo dello Stato si è recato in visita agli stabilimenti. Il Gruppo Danieli, che quest'anno contribuirà all'export della provincia di Udine per il 38% e per il 18 a quello del Friuli Venezia Giulia, e che a fine 2007 occupava 7.093 dipendenti, con ricavi semestrali pari a circa 1,321 miliardi di euro e 46,1 milioni di utile netto. "Dopo un momento di soddisfazione meritato si apre un periodo di preoccupazione: mantenere la competitività per il futuro, sarà la nostra sfida", ha affermato Benedetti. "Noi per la nostra parte continueremo a progredire ma da soli non siamo sufficienti perché dobbiamo agire in un palcoscenico nazionale che accompagna la nostra tensione verso la competitività". Tra le limitazioni citate da Benedetti ci sono la burocrazia, il costo del lavoro e anzitutto la mancanza di personale specializzato. La ricetta per non perdere la speranza, senza la quale non c'è più motivazione è, per Benedetti, in buona parte nelle mani delle istituzioni scolastiche, "che devono ritornare ad insegnare il senso del dovere e il senso etico". A tal proposito Benedetti ha illustrato progetto "Fabbricando", sostenuto dalla Danieli per stimolare creatività negli asili, scuole elementari e medie. ARC/EP