Trieste, 27 mar - "L'Ictp è un anello che si aggiunge alla mia peregrinazione, tesa a conoscere e valorizzare tutte le realtà di eccellenza di cui per fortuna dispone il nostro Paese". Con queste parole il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si è congedato dal Centro di Fisica Teorica "Abdus Salam", dove ha scoperto la targa che intitola a Leonardo Da Vinci l'edificio centrale del Centro, sede dell'Istituto di Fisica Teorica dell'Università, prima di recarsi nell'auditorium assieme alle autorità cittadine e regionali (tra esse i presidenti del Friuli Venezia Giulia e del Consiglio regionale e l'assessore regionale al lavoro, Formazione, Università e Ricerca). All'Ictp Napolitano è stato accolto dal direttore del Centro, Katepalli Sreenivasan, che ha sottolineato la vitalità internazionale del Centro, delle strutture scientifiche che la città ospita, dell'Università, delle istituzioni, dell'Area di Ricerca. Ha inoltre indicato nell'apertura e nella generosità delle realtà scientifiche triestine il trait d'union culturale con la tradizione umanistica italiana e ha ricordato il coinvolgimento dell'Ictp sul tema delle mutazioni climatiche del pianeta. L'intervento di Sreenivasan è stato seguito da quello dello scrittore e germanista Claudio Magris, che ha ringraziato Napolitano "per lo stile che lei crea attorno a noi, uno stile che ha una forte carica morale". Magris ha incentrato il suo discorso sul rapporto tra cultura e scienza esatta notando che qui "c'è posto per tutti anche per chi coltiva il vizio delle lettere" e ha concluso citando Gramsci e la sua frase sul "pessimismo della ragione e ottimismo della volontà". Prima di andare all'Ictp Napolitano si era recato all'ateneo giuliano. Un atto, è stato sottolineato da parte regionale, molto più che simbolico, dal momento che l'Università è la piattaforma della conoscenza che rappresenta il futuro di Trieste e iniziare dall'Università è significato iniziare dal futuro di Trieste. All'Università il presidente è stato ricevuto dal rettore Francesco Peroni e dai principali esponenti delle istituzioni scientifiche triestine. Peroni ha sottolineato l'affiancamento dell'ateneo e delle istituzioni d'eccellenza cittadine da parte regionale e locale, ma ha anche espresso al presidente la sua preoccupazione "per il progressivo contrarsi degli investimenti statali in università e ricerca: solo negli ultimi sei anni - ha ricordato Peroni - è stato dato un miliardo in meno al sistema universitario nazionale, danno reso ancora più grave dall'incapacità di governare il riparto di quelle stesse risorse secondo criteri di merito, fondati sul binomio valutazione/responsabilità". ARC/Luciana Versi Zambonelli