Monfalcone, 27 mar - "Ringrazio tutti per questa grande esperienza di lavoro e di produzione che dura da 100 anni ed esprimo il più vivo apprezzamento per come Fincantieri sta affrontando la difficile sfida della competizione a livello globale". Poche parole, ma davvero sentite quelle pronunciate dal presidente della Repubblica, Giorgio Napoletano, stamani in visita ai Cantieri di Monfalcone, che festeggiano i 100 anni di attività. Una cerimonia semplice, conclusa dall'ideale varo della "Ventura" da parte della madrina Nora Cosulich (discendente dei fondatori del cantiere), alla quale erano presenti anche il presidente della Regione, il presidente e il vicepresidente del Consiglio regionale e altri esponenti del Friuli Venezia Giulia. La visita di Napolitano ai Cantieri, accolto ed accompagnato dal presidente della Regione, era iniziata con la deposizione di una corona al Monumento che ricorda i 503 "canterini" italiani e sloveni caduti durante la Resistenza ed è poi proseguita all'interno con l'illustrazione da parte dell'amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, della realtà presente e futura dello stabilimento. Circa 700 le navi allestite dal 1908 a oggi; il passaggio dalle navi mercantili a quelle militari a quelle da crociera, autentici "mastodonti del mare" che recano nel mondo la "sigla" della qualità tecnologica ed estetica della cantieristica italiana. La "Ventura" che nei prossimi giorni prenderà il mare e sulla quale il presidente ha concluso la sua visita, è la 24/esima della serie prodotta dal 1990 a oggi e altre 5 sono in cantiere per i prossimi 3 anni. Monfalcone, quindi, punta tutto su investimenti nella ricerca e nell'innovazione per combattere la concorrenza di nuovi attori del settore. Il Cantiere Navale Triestino -CRDA- Italcantieri-Fincantieri, fondato nel 1908 - come illustra molto bene la bella mostra allestita per i 100 anni all'interno del cantiere e visitata dal Capo dello Stato - è stato l'industria che in modo più significativo ha caratterizzato le trasformazioni sociali ed economiche di Monfalcone, del suo territorio e non solo. Non c'è famiglia che non abbia avuto qualche carpentiere, saldatore, tornitore, falegname, meccanico, impiegato, e ancora prima generazioni di ribattini, calafati, criccatori. Ricordare e celebrare questo secolo, significa ricordare cent'anni di lavoro, di ricordi, di fatica e sacrifici, di progresso economico, di cambiamenti, cent'anni di navi, aerei, vagoni ferroviari, motoscafi, di "befana del cantiere", di colonie estive, di attività sportive e ricreative targate "cantiere" . ARC/NNa