Palmanova, 13 mar - "In questo periodo la funzione dello sport
è determinante perché è un complemento essenziale del lavoro
educativo svolto da famiglia e scuola nei confronti dei bambini e
dei ragazzi. Lo sport veicola due valori di cui la società ha
oggi molto bisogno: regole e lealtà".
Lo ha sottolineato l'assessore regionale allo Sport Tiziana
Gibelli intervenendo oggi all'Assemblea del Coni Fvg che ha
eletto tecnico l'olimpionica di canottaggio Martina Orzan; in
rappresentanza degli atleti l'olimpionica di vela Chiara
Calligaris; Federica Rossi per gli enti di promozione sportiva;
Clizia Zambiasi per le discipline sportive associate e, per le
federazioni, Ermes Canciani, Alessandro Michelli e Massimiliano
Popaiz. L'Assemblea elettiva, presieduta da Andrea Marcon,
presidente nazionale della Federazione baseball e softball, si è
svolta all'auditorium di Palmanova, alla presenza anche del
sindaco Francesco Martines.
"Partecipo in presenza a questa assemblea perché tengo - ha
affermato Gibelli - a testimoniare la vicinanza della Regione al
mondo dello sport e a rinnovare il ringraziamento all'unico
ambito dell'associazionismo che l'estate scorsa è stato in grado
di garantire capillarmente ai ragazzi momenti di socializzazione
e movimento in sicurezza. Avreste potuto fare anche voi come
altri che hanno gettato la spugna, perché le difficoltà erano
oggettive".
In merito alla necessità di diffondere una "cultura delle
regole", Gibelli ha osservato quanto sia fondamentale proprio in
un momento così sfidante come quello di una pandemia globale.
"Sento ragazzi affermare, quando intervistati mentre stanno
bevendo un aperitivo insieme a altre decine di coetanei, 'Ci
state rubando un anno di vita': anche alla mia generazione, per
esempio, gli anni di piombo hanno rubato momenti di socialità. Ce
ne siamo fatti una ragione. Questi sono anni di vita monchi per
tutti, a tutte le età, ma dobbiamo capire che limitazioni e
regole servono per dare più anni di vita all'intera comunità.
Spero - è stato l'auspicio di Gibelli - che quando ci ricorderemo
questi anni duri, avremo la consapevolezza che ci hanno insegnato
qualcosa".
Nella relazione consuntiva 2017-2020 e programmatica 2021-24 il
presidente del Coni regionale, Giorgio Brandolin, ha tenuto a
ringraziare la Regione, nella persona del governatore
Massimiliano Fedriga e dell'assessore Gibelli, sia per l'aiuto
diretto veicolato con i contributi per le sanificazioni delle
palestre sia per quello promosso attraverso la Conferenza delle
Regioni in un "momento molto particolare e problematico per
l'attività del Comitato, ma soprattutto per l'attività delle
nostre 3.000 società che svolgono attività organizzata nelle
federazioni, enti di promozione e discipline sportive associate".
"Ringrazio - ha affermato Brandolin - il presidente Fedriga e
l'assessore Gibelli perché, in qualità di coordinatore degli
assessori allo Sport delle Regioni, ha sempre sostenuto in tutte
le sedi la necessità dell'autonomia dello sport. Grazie per aver
mandato un severo e importante documento, attraverso la
Conferenza delle Regioni, al fine di modificare il decreto legge
in Parlamento e evitare la fine dei Comitati regionali Coni".
"La cosiddetta riforma dello sport e la più devastante pandemia -
ha denunciato Brandolin - stanno letteralmente mettendo in
ginocchio la struttura e l'organizzazione del nostro mondo. Le
tensioni politiche tra i governi che fino ad oggi si sono
succeduti dal 2018 e l'organizzazione dello sport nazionale così
come l'abbiamo sempre conosciuta, hanno creato difficoltà di
tutti i tipi a tutti noi, che in Friuli Venezia Giulia, abbiamo
tentato di nascondere e superare fino dove possibile, utilizzando
l'autonomia che ci deriva dalla costante e importantissima
collaborazione con l'Amministrazione regionale, i Comuni e le
varie istituzioni pubbliche e private che ci sono state vicine".
"Se nella fase di riconversione in legge del decreto legge,
impropriamente definito 'Salva Coni', non verranno apportate
modifiche - ha spiegato Brandolin - i Comitati regionali del Coni
non esisteranno più e la comunità regionale non troverà più un
punto di riferimento certo e democraticamente eletto e quindi
rappresentativo".
ARC/EP/gg