Roma, 06 lug - La necessitÖ per l'Italia e più in generale per
l'intera Europa mediterranea della realizzazione dell'asse
ferroviario Ovest-Est, da Lione sino a Budapest ed al confine
magiaro/ucraino, ß stata ribadita oggi a Roma dal presidente
della Regione, Riccardo Illy, che ß intervenuto al forum "Sul
binario della crescita" promosso da Studio Ambrosetti e Siemens
in occasione della presentazione italiana del treno ad alta
velocitÖ "Velaro", giÖ attivo sulla tratta Madrid-Barcellona e
che Siemens a breve introdurrÖ anche in Cina e Russia.
Illy, partecipando alla tavola rotonda assieme a Loyola de
Palacio, coordinatrice Ue per la ferrovia ad alta velocitÖ/alta
capacitÖ Lione-Budapest, all'ex ministro dei Trasporti Tiziano
Treu ed ai parlamentari Luigi Grillo e Mario Tassone,
viceministro alle Infrastrutture e Trasporti nel precedente
Governo, ha però ricordato che l'asse su rotaia Ovest-Est ha una
sua validitÖ economica e strategica solo se corredata dai due
"valichi", ad Ovest verso Lione ed ad Est verso Lubiana.
Solo coså, infatti, l'Italia sarÖ in grado di connettersi con gli
altri fondamentali mercati europei, ad Ovest di Portogallo/
Spagna/Francia meridionale e nel Centro Europa con i nuovi
partner Ue che, grazie ai 75 milioni di neo cittadini comunitari,
rappresentano una delle aree economiche più importanti d'Europa.
"Questa direttrice - ha sottolineato Illy - ß l'asse che può
veramente aiutare l'economia italiana (che cresce quasi
esclusivamente grazie all'export) a svilupparsi, mentre quello
Nord-Sud può incrementare l'efficienza interna, ma non far
crescere l'Italia in termini di Pil".
Il presidente Illy ha quindi espresso la sua preoccupazione non
tanto per l'apertura dei cantieri sulla
Milano-Verona-Venezia-Trieste che pur con "ritardi enormi"
comunque saranno avviati, benså sui tempi di realizzazione della
tratta Lione-Torino: "temo - ha detto - che fra qualche anno
l'Unione europea deciderÖ di destinare i finanziamenti assegnati
per quest'opera ad altre infrastrutture, nel mentre a Nord delle
Alpi la Lione-Strasburgo ß giÖ in costruzione e la
Strasburgo-Stoccarda-Monaco-Vienna-Budapest vede giÖ al lavoro
francesi, tedeschi ed austriaci".
Un timore, quello di Illy, che la Loyola de Palacio in qualche
modo ha confermato, poichá appare possibile che Bruxelles
"trasferisca" queste risorse giÖ attorno al 2013.
In merito ai capitali necessari alla costruzione di queste
importanti reti ferroviarie Illy ha poi sottolineato che "debbono
essere pensate forme innovative di finanziamento delle opere
ferroviarie", seguendo, ad esempio il modello Trentino-Alto
Adige.
La societÖ autostradale Autobrennero ha difatti ottenuto dal
Governo nazionale, con il beneplacito Ue, che la quota di utili
della societÖ sia esentasse e destinata alla costruzione del
nuovo tunnel ferroviario di base del Brennero.
"E' un'esperienza che in Italia va ripetuta - ha indicato Illy -
e come Regione Friuli Venezia Giulia confermo che sono pronto a
negoziare quest'ipotesi con il nuovo Governo nazionale,
ovviamente a condizione che venga allungata in maniera adeguata
la concessione autostradale di Autovie Venete, proprio per far
fronte a questo nuovo impegno".
ARC/RM