TALMASSONS CHIEDE A REGIONE CESSIONE MULINO BRAIDA

Talmassons, 07 mar - Inserito nel territorio del Medio Friuli, Talmassons è un centro agricolo-artigianale di consolidata tradizione, situato alla destra del Cormor. Si colloca, in particolare, nella zona delle "risorgive dello Stella" e grazie alla presenza del "biotopo di Flambro", una vasta estensione di zone umide sopravvissute alle bonifiche e alle riduzioni degli habitat naturali che hanno interessato la pianura friulana durante il secolo scorso, parte del suo territorio è stato individuato dalla fine degli anni '90 come sito d'importanza comunitaria (SIC) sottoposto alla Direttiva habitat europea e completamente rinaturato. L'area rappresenta oggi il più importante e vasto complesso di vegetazione umida d'acqua dolce della regione e ha la particolarità avere al suo interno un antico immobile settecentesco, il mulino Braida, oggi di proprietà della Regione che ne sta completando la ristrutturazione con fondi comunitari, che si presta a diventare interessante risorsa culturale e turistica per il territorio. Su questo presupposto si è basata la richiesta ufficiale di cessione in comodato gratuito all'amministrazione comunale che la sindaco di Talmasson ha comunicato oggi al presidente della Regione nel corso dell'incontro che ha preceduto la riunione di Giunta nel municipio del comune del Medio Friuli. Da parte dell'Amministrazione regionale è giunta la piena disponibilità alla cessione, in attuazione del principio di sussidiarietà, e la condivisione degli obiettivi di utilizzo illustrati dal Comune di Talmassons. In particolare, è stato suggerito di promuovere presso gli imprenditori agricoli la cultura della ricettività alternativa (agriturismi, bed and breakfast, fattorie didattiche) in modo da offrire una proposta territoriale complessiva per il turismo. La sindaco ha poi illustrato le tre gestioni associate di servizi attuate nel 2007 e le due programmate per l'anno in corso, ribadendo il forte senso di condivisione che caratterizza i comuni del Medio Friuli, antesignani già negli anni 90, delle novità introdotte con gli Aster, i cui obiettivi vengono ancora oggi perseguiti con convinzione dal Comune. Anche se prevalentemente agricola, l'economia di Talmassons, da un quindicennio a questa parte, è stata riconvertita anche nel settore artigianale e industriale. La realizzazione della zona di insediamenti produttivi ha, in questo senso, contribuito a sviluppare ed attirare aziende ad alto tasso tecnologico. Una di queste, la Xchange, è giunta quarta al Premio Innovazione 2008 e ha inaugurato recentemente un secondo stabilimento produttivo, trasferendolo dal Veneto a Villa Santina. Un investimento in controtendenza, ha commentato il presidente della Regione nel corso della visita allo stabilimento, che è un segnale positivo per la montagna friulana ma anche per il Medio Friuli che dimostra di aver interpretato al meglio il mutamento da un'economia prevalentemente agricola a quella industriale. Grazie alla presenza di questa azienda che opera nella produzione e costruzione di componenti di scambio termico, inoltre, Talmassons ha potuto aderire al distretto della termomeccanica recentemente nato grazie alla legge regionale sulle Piccole e medie imprese. Ultimo tema trattato nel corso dell'incontro è stato quello relativo ai lavori pubblici. La sindaco ha informato che è in avvio la gara d'appalto per la sistemazione della piazza del centro storico, per la quale il finanziamento regionale coprirà circa il 70 per cento del costo, mentre ha richiesto la possibilità di integrare i fondi regionali già stanziati (500 mila euro) per l'ampliamento della scuola elementare e sua ricollocazione accanto a scuola media, il cui costo totale toccherà i 2 milioni e 600 mila euro. ARC/EP