Forni di Sotto, 05 mar - Primo fondamentale passo avanti per portare la banda larga nella montagna del Friuli Venezia Giulia. Da oggi, infatti, internet grazie al satellite raggiunge il territorio di 69 comuni. L'avvio del servizio è stato ufficializzato con un collegamento video audio tra il municipio di Forni di Sotto, presente il presidente della Regione, l'assessore alla Montagna e diverse autorità locali, tra cui il presidente della comunità montana della Carnia e il sindaco, e Caneva (Pn), ove sono intervenuti l'assessore regionale alle Infrastrutture e il presidente della Comunità montana del Friuli occidentale. Il progetto per la banda larga in montagna, denominato Ermes, è curato da Mercurio s.p.A, la società regionale che progetta e gestisce l'infrastruttura di dorsale che consente l'utilizzo delle tecnologie digitali ai massimi livelli di interattività. Come è stato spiegato, il segnale che raggiunge la montagna tramite un collegamento satellitare sarà diffuso agli utenti finali, cittadini ed imprese, realizzando una rete di fibre ottiche o senza fili. Già entro il 2008 il servizio sarà attivo in 32 località della regione (in 7 comuni della Carnia per la fine dell'estate, in 4 della Valcanale, 16 del Friuli occidentale, 5 del Collio per la fine dell'anno). L'intervento, ha spiegato il presidente di Mercurio, Giovanni Pittino, ha un costo di 3.000.000 di euro. La Comunità montana del Friuli occidentale ha aggiunto, per il territorio di competenza, un finanziamento di 700.000 euro per rilanciare il segnale di banda larga nelle frazioni dei vari centri abitati, in modo da raggiungere il 95 per cento della popolazione. Per l'Amministrazione regionale la sfida più importante era quella di porre le basi per un rilancio economico e sociale nei comuni montani, invertendo così la tendenza allo spopolamento. Per questo, oltre agli investimenti per gli impianti di risalita, le piste ciclabili, l'albergo diffuso, le malghe, l'industria e l'artigianato, la Regione ha dato vita a Mercurio, società che è stata dotata di ingenti risorse (120 milioni di euro complessivi) per realizzare le infrastrutture di comunicazione fondamentali per sviluppare soprattutto il telelavoro, senza intaccare ambiente e tradizioni locali. Sono stati anticipati oggi anche gli obiettivi di un prossimo progetto già avviato all'interno del programma Ermes. Si tratta di un'infrastruttura che permetterà di collegare, nei centri urbani non ancora raggiunti dal servizio, le centrali telefoniche con gli armadi di ripartizione garantendo il collegamento veloce ad internet per le tutte le utenze. ARC/EP