Trieste, 16 feb - "Da anni la Regione, in modo lungimirante e
in tempi non sospetti, ha saputo investire sulle capacità dei
ricercatori che, in Area Science Park, operano sul sequenziamento
del Covid-19 e delle sue numerose varianti".
Questo il concetto espresso oggi dal vicegovernatore con delega
alla Salute, Riccardo Riccardi, e dall'assessore alla Ricerca,
Alessia Rosolen, durante la visita al Laboratorio di Genomica ed
Epigenomica, dislocato su una superficie di 220 mq nel campus di
Basovizza.
"Gli strumenti del Laboratorio - ha ricordato Riccardi - hanno
consentito il sequenziamento del virus e di individuare anche le
ultime varianti inviate all'Istituto Superiore di Sanità. Questo
dimostra che non bisogna mai avere paura di investire nella
ricerca che risulta fondamentale per governare al meglio fenomeni
come quelli che stiamo vivendo".
"I dati che nei laboratori di Area vengono elaborati, analizzati
e resi fruibili testimoniano - ha sottolineato Rosolen - quanto
la ricerca sia utile per la collettività chiamata ad affrontare
sempre nuove sfide. La cosa veramente importante è che grazie a
queste strumentazioni possiamo essere veramente utili alla nostra
società".
Il Laboratorio di Genomica ed Epigenomica di Area Science Park è
una 'facility' dedicata alle analisi di sequenze su Dna e Rne e
genotipizzazione.
Suo punto forte è la Piattaforma di Genomica ed Epigenomica,
un'infrastruttura di ricerca - aperta a utilizzatori pubblici e
privati - costituita dall'integrazione delle strumentazioni già
esistenti nei laboratori del Friuli Venezia Giulia e potenziata
da un sequenziatore di ultima generazione e da un sistema di
'high performance computing' - il Data Center Orfeo - in grado di
assicurare un'enorme potenza di calcolo.
"Il tema delle mutazioni del Covid-19 è reale nel nostro Paese
dove sono presenti ormai numerose varianti - ha aggiunto Riccardi
-. Questo deve spingerci ad aumentare l'utilizzo di competenze e
di strumenti, come quelle del Laboratorio di Genomica ed
Epigenomica, per tracciare questi fenomeni nel minore tempo
possibile affinché vengano isolati e studiati".
"I risultati ottenuti utilizzando questi macchinari hanno fatto
diventare la struttura di Basovizza un punto di riferimento a
livello internazionale - ha affermato Rosolen -. Non solo le
altre Regioni italiane ma anche molti altri Paesi, infatti,
stanno dimostrando un grande interesse per il lavoro svolto da
questi ricercatori".
"Il nostro sistema deve essere in grado anche di ipotizzare gli
scenari futuri. Siamo gestendo una pandemia estremamente
complessa con all'ordine del giorno la priorità della campagna
vaccinale, nella speranza - ha concluso Riccardi - di avere a
disposizione sempre maggiori dosi per poter procedere
nell'importante lavoro che, anche in Friuli Venezia Giulia, si
sta facendo".
ARC/RT/pph