A GRADO PRONTI AD UTILIZZO ENERGIA GEOTERMICA

Grado, 28 feb - Il pozzo per la ricerca di energia geotermica sulla "Spiaggia Azzurra" di Grado, nella zona più occidentale dell'Isola del Sole, ha raggiunto oggi i 790 metri di profondità andando ad attingere acque ad una temperatura di circa 42-44 gradi centigradi: sono dunque confermate le ipotesi che ai 950/1.000 metri si possano trovare acque ad una temperatura vicina ai 50 gradi, con una portata - è stato auspicato oggi nel corso di un sopralluogo al cantiere - di 30 litri al secondo. Se questi obiettivi verranno confermati (per giungere a quota -950 mt. basterà aspettare circa una settimana) allora la città di Grado sarà in grado di riscaldare, grazie all'energia geotermica presente nel suo sottosuolo, alcuni edifici pubblici. Si pensa, infatti, di utilizzare l'acqua calda trovata in profondità per il riscaldamento di due scuole e di un centro per anziani, nonché in prospettiva anche per eventuali utilizzi termali. Il pozzo sperimentale che in queste settimane si sta perforando sulla "Spiaggia Azzurra" (a fine gennaio si erano raggiunti i 530 metri), grazie alla collaborazione tra il Servizio geologico della Regione e l'Università di Trieste, è frutto di un finanziamento comunitario pari ad 1,2 milioni di euro. E le ricerche geotermiche in Friuli Venezia Giulia, come è emerso nel corso dell'odierno sopralluogo al quale hanno partecipato il presidente della Regione, il sindaco di Grado ed il presidente della Provincia di Gorizia, proseguiranno con ulteriori risorse finanziarie Ue - 8 milioni di euro - che saranno impegnate sia per il prelievo di risorse idriche geotermiche sia per l'utilizzo di tecnologie legate alle pompe di calore (sfruttando cioè la differenza di temperatura esistente tra il sottosuolo e la superficie), come è stato realizzato nell'impianto pilota presso il museo della Forestale a Basovizza, sul Carso triestino. ARC/RM