Trieste, 19 feb - Sono 481 i locali storici del Friuli Venezia Giulia: antiche osterie, ristoranti, pasticcerie, alberghi ma anche negozi, librerie e farmacie con più di 60 anni di attività, distribuiti in tutte quattro le province e presenti sia nei centri storici delle città sia nei borghi rurali. Questi locali sono stati censiti per la prima volta dall'Amministrazione regionale tra l'agosto del 2006 e il novembre del 2007, in base alla legge regionale 29 del 2005. I risultati di questo lavoro sono stati presentati oggi a Trieste, nella Sala Maggiore della Camera di commercio, in un convegno promosso dalla direzione regionale Attività produttive sul tema "Attrattività e valore sociale del locali storici nel Friuli Venezia Giulia. La valorizzazione si una risorsa per lo sviluppo del territorio". Al convegno erano presenti, oltre ad alcuni professionisti e studiosi che hanno realizzato il censimento, anche il presidente della Regione, l'assessore competente e il consigliere regionale dell'opposizione che ha proposto la legge sulla tutela dei locali storici (legge 22 del 2004, poi incorporata negli articoli dall'87 al 92 della legge 29 del 2005 che detta la "Normativa organica in materia di attività commerciali"). La legge, come è stato rilevato, è nata infatti da una proficua collaborazione fra maggioranza e opposizione in Consiglio regionale, la Giunta e gli uffici dell'Amministrazione regionale. Nel censimento sono stati coinvolti i Comuni, il Centro di catalogazione dei Beni culturali di Villa Manin, le associazioni dei commercianti, le associazioni di tutela dei locali storici. La legge, nata da un'esperienza personale (la chiusura di una delle più tipiche osterie di Udine), ha diversi aspetti, fra loro strettamente collegati: la conservazione di un bene culturale (spesso gli arredi, le suppellettili e le insegne sono di notevole valore artistico), la conservazione della tipicità e quindi delle radici locali e regionali, la promozione della vocazione turistica che proprio dalla valorizzazione delle specificità del Friuli Venezia Giulia trae forza e alimento di fronte alla concorrenza globale. I locali storici si configurano insomma, è stato rilevato nel corso del convegno, come "beni privati a fruizione pubblica", e perciò meritevoli di una particolare attenzione da parte del legislatore. Per restaurare e valorizzare i locali storici (sono stati previsti in alcuni casi veri e propri itinerari turistici di visita) la Regione ha messo a disposizione 950 mila euro nel 2007 e 2 milioni nel 2008, risorse che dovranno essere integrate dai Comuni. La valorizzazione dei locali storici si inserisce in una più ampia strategia che mira, è stato sottolineato nel corso del convegno, a sostenere il commercio in una visione equilibrata tra sviluppo della grande e della piccola distribuzione, a rivitalizzare i centri storici e, infine, ad aumentare l'attrattività turistica del Friuli Venezia Giulia puntando sui fattori originali di carattere storico, architettonico e ambientale. ARC/PF