Palmanova, 29 giu - Da fortezza costruita a difesa dalle
invasioni ottomane, Palmanova si ß trasformata in porta aperta a
conoscere la cultura millenaria del vicino oriente. Un concetto,
questo, che ß stato il filo conduttore dell'inaugurazione -
avvenuta oggi pomeriggio nella cittadina fortificata - di tre
mostre del progetto "I Turchi in Europa", cui seguiranno nei
prossimi giorni le altre allestite su tutto il territorio del
Friuli Venezia Giulia.
All'inaugurazione sono intervenuti i presidenti della Regione,
Riccardo Illy, e del Consiglio regionale, Alessandro Tesini,
assieme ad esponenti della Giunta e del Consiglio e ad altri
rappresentanti delle istituzioni, fra cui il sottosegretario,
Milos Budin.
Il sindaco di Palmanova, Federico Cressati, ha sostenuto che
dall'ignoranza nasce il pregiudizio, mentre dalla conoscenza
viene arricchimento per tutti. Per questo la "CittÖ stellata" ß
fiera di ospitare le manifestazioni in programma.
Gli ha fatto eco il presidente Tesini, secondo il quale "I Turchi
in Europa" costituiscono un "gesto importante di apertura e
approfondimento"; mentre per l'ambasciatore di Turchia in Italia,
Ugur Zijal, "la cultura ß mezzo importante di collaborazione e
conoscenza e il Friuli Venezia Giulia ß stato ed ß per la Turchia
la porta d'Europa".
Sull'attualitÖ del progetto "I Turchi in Europa" e sulla sua
complessitÖ, toccando esso non solo gli aspetti culturali,
storici, artistici, ma anche quelli sociali ed economici, ha
posto l'accento il presidente Illy. "Nel momento in cui la
Turchia chiede di entrare nell'Unione Europea e questa ha
iniziato il processo di adesione - ha affermato - questo progetto
consente di avvicinare due mondi e di farli conoscere
reciprocamente".
Turchia e Unione Europea, quindi: secondo Illy un parallelo si
può fare con la Spagna. Al momento dell'adesione dell'Unione
Europea la Spagna era un Paese arretrato, oggi ß all'avanguardia;
anche la Turchia ha problemi, ma li sta rapidamente risolvendo, ß
un Paese giovane e con l'ingresso in Europa conoscerÖ un nuovo
sviluppo.
"Ma vi ß anche un altro motivo di opportunitÖ - ha concluso il
presidente - per vedere la Turchia nell'Unione Europea. Si tratta
di un paese islamico moderato e la sua presenza contribuirÖ a
evitare uno scontro di civiltÖ".
ARC/NNa