Trieste, 22 dic - "Il nostro sogno è che Porto vecchio diventi
il luogo di incontro fra chi fa innovazione e ricerca ai massimi
livelli mondiali e le piccole start-up del territorio. Incontri
che non vanno limitati ai grandi meeting di carattere scientifico
ma che possono concretizzarsi in diversi momenti della vita
quotidiana. Per raggiungere, però, questo obiettivo l'ex scalo
portuale di Trieste deve trasformarsi, grazie alla spinta di
tutte le istituzioni, in un'area viva e ricca di opportunità".
Lo ha affermato questa mattina il governatore del Friuli Venezia
Giulia, Massimiliano Fedriga, durante la presentazione in Regione
del progetto Nasi (North-Adriatic Summer Institute), promosso
dalla Fondazione Internazionale di Trieste per il progresso e la
libertà delle scienze (Fit).
Primo atto dell'iniziativa la firma oggi - da parte del
governatore Fedriga, del sindaco del Comune di Trieste Roberto
Dipiazza e del presidente della Fit Stefano Fantoni - di una
lettera per chiedere al Governo un sostegno alla realizzazione di
Nasi, un istituto di ricerca indipendente, di natura
pubblico-privata e senza scopo di lucro, dedicato interamente
allo studio e alla promozione multidisciplinare dei principi
fondamentali della Scienza della sostenibilità e delle sue
applicazioni nei sistemi fisici, computazionali, biologici e
sociali.
"Sulla progettualità riguardante il Porto vecchio di Trieste c'è
piena sintonia fra le istituzioni. Siamo convinti - ha affermato
Fedriga - che l'innovazione debba essere centrale nello sviluppo
di questa area. Per questo, insieme al Comune e all'Autorità di
sistema portuale del Mare Adriatico Orientale, stiamo progettando
sia la riqualificazione di due grandi magazzini abbandonati che
la realizzazione di tutti i servizi necessari a chi deciderà di
insediarsi in questa parte della città ancora abbandonata".
"Noi crediamo con convinzione nel piano di recupero di una parte
importante dell'ex scalo portuale che, una volta terminato, potrà
ospitare tutti gli uffici della Regione".
"Per superare gli ostacoli, però, serve gioco di squadra e
passione. Fattori - ha sottolineato Fedriga - che metteremo in
campo anche nella realizzazione del nuovo istituto dedicato alla
sostenibilità. Lavorando insieme la nostra comunità deve superare
la logica del 'no se pol' che per troppo tempo ha caratterizzato
la città di Trieste".
Prima della firma della lettera rivolta al Governo è stato
ricordato che la nomina di Trieste a "Città europea della Scienza
2020" e la realizzazione a settembre di Esof Euroscience Open
Forum, hanno messo in evidenza, in tutto il mondo, l'importante
apparato scientifico attivo in questo territorio.
L'incontro fra innovazione e imprenditoria offre infatti enormi
potenzialità per il Friuli Venezia Giulia, che può fare da traino
sia all'Italia che all'Europa. Su queste basi la nascita
dell'istituto Nasi - unico a livello globale interamente dedicato
alla Scienza della sostenibilità - rappresenta una chance da non
perdere.
Si tratta di una iniziativa che si ispira a realtà già affermate
come l'istituto di Santa Barbara negli Stati Uniti. Grazie a Nasi
Trieste potrebbe diventare la sede di studi multidisciplinari e
di formazione avanzata, coinvolgendo in un dialogo attivo i
massimi esperti internazionali di diverse discipline - alcuni di
questi già premiati con il Nobel - e i ricercatori, i dottorandi,
gli industriali, gli amministratori pubblici e la società civile.
Il North-Adriatic Summer Institute vuole essere infatti un grande
laboratorio in cui la ricerca avanzata e l'imprenditoria si
confrontano e favoriscono il trasferimento e la valorizzazione
delle conoscenze per rispondere ai reali bisogni economici e
sociali del Friuli Venezia Giulia.
ARC/RT/ma