Trieste, 21 dic - "Questi simboli sono molto importanti perché
ci ricordano ogni giorno che, in presenza di atti di violenza
sulle donne, dobbiamo alzare la voce, dobbiamo denunciare. Stare
vicino alle vittime non spetta agli altri, ma a tutti noi".
Lo ha affermato il governatore del Friuli Venezia Giulia
Massimiliano Fedriga che oggi, a Magnano in Riviera, ha
partecipato all'inaugurazione della panchina rossa realizzata da
Andrea Bertolissio e tinteggiata da Andrea Orlando, il padre di
Nadia, la ventunenne di Vidulis di Dignano uccisa tre anni fa dal
suo ex fidanzato.
"Per combattere la violenza sulle donne tutte le amministrazioni
pubbliche devono pretendere sempre che venga fatta giustizia. Chi
commette azioni di questa gravità - ha detto Fedriga - deve
subire delle conseguenze che devono essere molto dure".
"Il nostro obiettivo però deve essere soprattutto quello di
prevenire situazioni di questo tipo. Per questo - ha aggiunto il
governatore - tutte le donne devono sapere che possono, senza
paura, denunciare i violenti e che esiste una comunità pronta a
difendere chi si trova in pericolo o in difficoltà".
All'iniziativa, promossa dall'amministrazione comunale di Magnano
in Riviera, è intervenuta anche l'assessore regionale alle
Finanze Barbara Zilli.
"La panchina rossa inaugurata oggi a Magnano in Riviera
rappresenta un impegno per l'intera comunità del Friuli Venezia
Giulia - ha sottolineato Zilli -. Dobbiamo continuare infatti a
coltivare il ricordo di chi, brutalmente, ha perso la vita,
lottando quotidianamente - ognuno con i propri mezzi e capacità -
affinché la violenza non abbia mai il sopravvento".
ARC/RT/ep