UNIVERSITA': ILLY, SOSTEGNO IN FINANZIARIA 2008

Udine, 14 gen - "Il sostegno alle Università, e in particolare a quella di Udine, non verrà a mancare nella finanziaria regionale 2008, per il settore dell'edilizia, lo sviluppo di corsi specifici e per l'iscrizione alle facoltà scientifiche, nella considerazione che gli atenei contribuiscono all'educazione delle risorse umane, alla produzione di conoscenza, al suo trasferimento e, fatto recente ma importante, partecipano direttamente allo sviluppo economico con gli spin-off". Lo ha ribadito il presidente della Regione, Riccardo Illy, nel corso dell'inaugurazione dell'anno accademico, puntualizzando però in merito alla proposta del rettore Honsell sull'accordo di programma per sostenere le spese di funzionamento ordinario dell'Università che "si tratta di un compito dello Stato". Illy, unendosi alla lamentela del rettore e del sindaco di Udine, Sergio Cecotti, per l'inadeguato riparto delle risorse per l'ateneo friulano, ha ricordato che "così come la Regione ha chiesto il trasferimento dallo Stato delle competenze gestionali nell'ambito dell'educazione, così credo potrebbe fare anche per quanto riguarda l'Università. A questo punto sarebbe compito della Regione stessa contribuire alla crescita e sviluppo delle due università e ripartire in maniera più equa le risorse. Su questo - ha aggiunto Illy - mi confronterò volentieri sia con il ministro Mussi che con il presidente del Consiglio Prodi". Illy si è poi congratulato per i risultati ottenuti dall'ateneo friulano, soprattutto per il positivo andamento delle iscrizioni e, in particolare, di quelle alle facoltà scientifiche. "Possiamo essere abbastanza soddisfatti che quasi il 50 per cento dei giovani della regione sono iscritti all'Università ed altrettanto soddisfacente risulta l'andamento delle iscrizioni a quelle scientifiche, che avevano subito lo scorso anno un leggero calo. Quest'anno sono in leggera ripresa, credo - ha sottolineato Illy - anche grazie agli incentivi che la Regione aveva messo a disposizione delle studentesse e che dal 2007 sono fruibili anche dai maschi. Sono convinto che dall'aumentata percentuale di iscrizioni alle facoltà scientifiche dipenderà la capacità di vincere la sfida della competizione globale nell'economia della conoscenza". Il presidente ha citato la "diversità linguistica e culturale", valore aggiunto del Friuli Venezia Giulia che crea condizioni per una maggiore attenzione, un più approfondito dibattito, per una migliore qualità dell'insegnamento e quindi anche dell'apprendimento superiore. "Sono convinto che nel prossimo futuro il contributo che ancora le Università daranno allo sviluppo economico del nostro territorio sarà fondamentale". Buona parte dei risultati positivi ottenuti dal Friuli Venezia Giulia - i primi dati Istat non ancora definitivi vedono il Friuli Venezia Giulia ancora al primo posto nel 2006 con il 2,7 per cento di crescita del Pil e secondo uno studio di Unioncamere il primato sarà mantenuto anche nel 2007 -, ha ricordato Illy, " si devono all'Università". ARC/EP