Trieste, 19 nov - "L'Italia ha la grande occasione di essere
all'avanguardia nella transizione digitale. Una rivoluzione che
deve rendere il Paese più moderno e sviluppato dal punto di vista
economico, garantendo anche quella cittadinanza digitale che
adesso è quanto mai necessaria".
Lo ha sottolineato oggi l'assessore ai Sistemi informativi
Sebastiano Callari nella sua veste di coordinatore della
Commissione speciale Agenda digitale della Conferenza delle
Regioni e Province autonome, durante il webinar "Distanze di
connessione - La transizione digitale di città e Comuni tra banda
ultralarga, 5G e wifi", promosso da Anci, Fondazione Ugo Bordoni
e Infratel Italia spa.
"Presto avremo un problema di sovranità digitale - ha affermato
Callari -. L'Europa rischia di rimanere schiacciata da
superpotenze come Usa e Cina. Per mantenere la nostra identità è
strategico costruire pertanto un sistema forte, in grado di
mettere in connessione tutti i paesi europei per dare servizi ai
cittadini e per difendere la sovranità sui nostri dati,
fondamentali anche per la realizzazione delle politiche del
futuro. Francia e Germania hanno già attivato il cloud europeo
Gaia-X. La speranza è che presto l'Italia decida di entrare in
questo nuovo progetto".
"Per cogliere l'occasione della transizione digitale il nostro
Paese deve fare uno sforzo comune - ha esortato l'assessore -.
Stato, Regioni, Comuni devono lavorare insieme per semplificare
le procedure burocratico-amministrative e per dare a tutti, per
esempio sul 5G, una informazione efficace e veritiera che sappia
contrastare le fake news che corrono sulla rete".
"Il digital divide non è un problema legato soltanto alle
infrastrutture, alla connessione e alla banda ultralarga. È anche
un problema di competenze che tendono a aumentare se riusciamo a
costruire un ambiente adatto alla loro crescita - ha detto
Callari -. Quando il digitale diventa un valore, allora i
cittadini sono pronti ad accogliere questa rivoluzione e a
puntare su di essa. Nel Friuli Venezia Giulia, infatti, stiamo
lavorando moltissimo su alcuni progetti di formazione nei piccoli
comuni, creando aree di aggregazione giovanile dedicate
all'utilizzo di tecniche e strumenti innovativi".
"Se inizialmente, nel 2015, il Bando ultralarga riguardava
infatti quasi esclusivamente lo sviluppo della competitività
delle imprese, oggi questo piano deve occuparsi soprattutto di
inclusività, ovvero - ha rimarcato l'assessore - della sfida di
far transitare tutta la nostra cittadinanza all'interno di un
mondo digitale che prima non esisteva. Un obiettivo diventato
primario con l'emergenza sanitaria causata dal Covid-19".
"Le Regioni continueranno a stimolare questo fondamentale
processo di trasformazione, dando supporto in particolare ai
piccoli comuni che non sono ancora dotati degli strumenti e delle
competenze necessarie. Nel settore digitale l'Italia continua
infatti a presentare situazioni molto diverse da zona a zona
anche se - ha precisato Callari - nell'ultimo anno abbiamo
assistito, fortunatamente, a un importante cambio di passo".
ARC/RT/pph