ILLY A CONVEGNO SU CAPITALE UMANO

Trieste, 03 feb - "Sono convinto che nella nostra regione, nonostante la scarsità di risorse, riusciremo a mettere a punto un modello in grado di dimostrare che l'Italia può essere competitiva anche nell'era della conoscenza globale". Lo ha detto il presidente della Regione Riccardo Illy, intervenendo oggi a Trieste al convegno "Ricerca, innovazione, capitale umano. Un sistema per la competitività della Regione e delle Imprese", promosso dall'Associazione Industriali di Trieste. In occasione del convegno è stato presentato il progetto, sostenuto dalla stessa Associazione Industriali, di costituire un distretto tecnologico o dell'innovazione a Trieste, vale a dire in un'area che costituisce un "centro privilegiato" per la qualità del suo capitale umano, come hanno sottolineato negli interventi introduttivi sia Maria Cristina Pedicchio, presidente di Area Science Park, sia Pasquale Pistorio, vicepresidente di Confindustria per Innovazione e Ricerca. "Nell'era della conoscenza globale, la ricchezza di un territorio - ha rilevato Illy - è data dalla capacità di far nascere, attrarre e far crescere imprese ad alta intensità di conoscenza". E in questo senso il Friuli Venezia Giulia presenta un "humus particolarmente favorevole": tre università e un centinaio di istituti di ricerca con 7 mila addetti, una classe imprenditoriale capace, una buona Pubblica Amministrazione, un'alta qualità della vita a costi relativamente contenuti. Il presidente Illy ha illustrato le azioni coordinate che l'istituzione regionale ha messo in atto per creare un ambiente favorevole all'innovazione, cominciando con il "dare il buon esempio", vale a dire riorganizzando la burocrazia sulla base dei principi di semplificazione, efficienza ed efficacia, e avviando nello stesso una profonda riforma delle Autonomie locali ispirata al decentramento di funzioni. Sul piano delle risorse a disposizione dell'economia del Friuli Venezia Giulia, Illy ha ricordato che è stata quadruplicata la dotazione della specifica legge regionale sull'innovazione, portandola a 44 milioni di euro nel 2005, mentre è stata rafforzata la missione di venture capital della finanziaria regionale Friulia. A questo si aggiunge la nuova legge di sostegno delle piccole e medie imprese, di prossima approvazione da parte del Consiglio regionale, con la quale viene superata, ha rilevato il presidente della Regione, la logica dei finanziamenti a pioggia, per puntare invece sulla selezione dei progetti più significativi. Una notevole attenzione è stata inoltre prestata, secondo Illy, al tema delle risorse umane, con interventi sulla qualità dell'istruzione universitaria e post-universitaria così come sulla formazione professionale, un settore nel quale il Friuli Venezia Giulia ha compiuto un "vero e proprio salto di qualità". Ora la Regione si propone di intervenire anche nel campo della formazione imprenditoriale, per sostenere i processi di innovazione e internazionalizzazione delle aziende, ma anche per favorire il superamento del modello di gestione familiare con l'adozione di forme organizzative di tipo manageriale. Infine Illy si è soffermato sul rafforzamento delle infrastrutture per la ricerca e l'innovazione, dal Distretto di biomedicina molecolare al nuovo Free Electron-Laser, con particolare riferimento ai Centri di trasferimento tecnologico, ormai disseminati su tutti il territorio del Friuli Venezia Giulia, una scelta strategica per favorire l'avvicinamento dei ricercatori e degli esperti di tecnologia al mondo delle imprese. (1 - segue) ARC/Paolo Fragiacomo COSOLINI A TAVOLA ROTONDA SU CAPITALE UMANO Trieste, 03 feb - Con una nuova legge sull'innovazione, la Regione si propone di superare uno dei principali limiti della norme precedenti, vale a dire l'insufficiente collegamento fra gli interventi a favore della ricerca e quelli a favore delle imprese. Lo ha sottolineato l'assessore regionale all'Università e alla Ricerca Roberto Cosolini, in occasione della tavola rotonda con la quale si è concluso oggi a Trieste il convegno "Ricerca, innovazione, capitale umano. Un sistema per la competitività della Regione e delle Imprese", promosso dall'Associazione Industriali di Trieste. "È proprio la relazione fra il mondo della ricerca e il mondo dell'impresa, la contaminazione e l'intreccio fra questi due elementi, a costituire - ha sostenuto Cosolini - la chiave di volta di un'efficace politica dell'innovazione. Per questo con la nuova legge puntiamo a selezionare e a sostenere proprio i progetti di tipo integrato fra Università, centri di ricerca e aziende". Sulle politiche e gli strumenti per favorire l'innovazione si sono confrontati fra gli altri nel corso della tavola rotonda, moderata dal giornalista del "Sole 24 Ore Nord Est" Michele Scozzai, il vicepresidente di Confindustria Pasquale Pistorio, il presidente della Confindustria regionale Piero Della Valentina, l'amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono, il rettore dell'Università di Trieste Domenico Romeo e la delegata per l'Innovazione dell'ateneo di Udine Cristiana Compagno. Nel sottolineare la "centralità del capitale umano", Cosolini ha anche anticipato che nella nuova legge regionale sull'innovazione saranno introdotti meccanismi per favorire la mobilità dei ricercatori, in modo che possano passare più facilmente dai laboratori e dalle Università alle imprese e viceversa. Ma la vera novità della nuova legge, capace di "dare forza a tutto il sistema", sarà secondo Cosolini l'istituzione di un soggetto terzo e indipendente per valutare con strumenti adeguati l'efficacia dei progetti innovativi, in modo da uscire dalla "logica di tipo autoreferenziale", di confusione fra controllori e controllati. (2 - fine) ARC/Paolo Fragiacomo