Gorizia, 22 feb - In un edificio del parco comunale troverà ospitalità il neo istituito Polo tecnologico di Gorizia, frutto della collaborazione tra l'Area Science Park e l'Istituto nazionale della Montagna (IMONT), che agirà quale nucleo di sviluppo dell'area goriziana in una logica transfrontaliera e come ente promotore di un comprensorio nel quale ospitare imprese ad alta intensità di conoscenza e centri di ricerca ed innovazione.
Questa iniziativa, ha esordito il presidente della Regione Riccardo Illy, intervenuto alla cerimonia di presentazione del Polo, va a completare un quadro complessivo di infrastrutture per il trasferimento della conoscenza alle imprese ma, anche, alle istituzioni pubbliche del Friuli Venezia Giulia.
Lo sviluppo economico, ha aggiunto il presidente, è stato posto al centro dell'azione politica di questa Giunta regionale, nella completa convinzione sia di creare ricchezza sia di attivare maggiori risorse a favore delle pubbliche amministrazioni in modo da far crescere la coesione sociale e, quindi, migliorare la qualità dei servizi nel campo della salute e della protezione sociale.
Per questo motivo, ha detto Illy, è stato avviato un progetto di riorganizzazione dell'apparato regionale, sia interno, già realizzato, sia esterno con l'attuazione, nel corrente anno, di una legge di riordino degli Enti locali che prevede un sistema federale, con il trasferimento di quasi tutte le competenze, agganciato all'attuazione del comparto unico.
L'obiettivo è di aumentare, a costi più contenuti, l'efficacia ed l'efficienza della pubblica amministrazione, nell'ottica di quella sfida globale che anche questo settore deve accettare.
Per sostenere lo sviluppo economico, ha proseguito il presidente, è necessario intervenire nel campo delle risorse umane con una maggiore qualificazione dell'istruzione e della formazione professionale - anche degli imprenditori - e favorendo l'integrazione degli immigrati, che si attuerà con la recente ed innovativa legge regionale di settore.
Illy ha poi affrontato il tema delle infrastrutture, dei trasporti, delle telecomunicazioni, dell' internazionalizzazione delle imprese, della finanza (con l'avvio della ristrutturazione di Friulia), e dell'ambiente, visto come ulteriore opportunità di sviluppo delle attività economiche, soprattutto turistiche.
Il presidente ha inoltre affrontato il tema dell'innovazione che, nel 2005, è stata finanziata con 44 milioni di euro, a fronte degli 11 milioni del 2003, e con la previsione di modifica della legge approvata nella precedente legislatura, ed ha ricordato anche la recente legge regionale sulle piccole e medie imprese che prevede il finanziamento dei migliori progetti per evitare i dispersivi interventi a pioggia del passato.
Il punto focale, ha detto Illy, è realizzare una serie di centri per il trasferimento della conoscenza che, per produrre ricchezza, deve essere trasferita a chi è in grado di utilizzarla per rendere più efficienti e, quindi, più competitivi i processi e per migliorare i propri prodotti.
Il presidente ha ricordato che oltre all'Area Science Park di Trieste, esiste, ad Amaro, a servizio della montagna, Agemont, ad Udine il Centro Friuli Innovazione, il Polo tecnologico a Pordenone ed infine quello di Gorizia.
Lo sviluppo di questi centri di trasferimento della conoscenza, con la regia generale della Regione e con un ruolo di rilievo di Area Science Park, renderà possibile realizzare i principi di strategia e sviluppo previsti dagli accordi di Lisbona, condivisi dai Paesi aderenti all'Unione Europea.
Nel Polo goriziano, ha concluso Illy, si svilupperà un'attività di ricerca e di trasferimento delle conoscenze anche di livello internazionale, correlata dal fatto che in Slovenia esistono importanti istituti scientifici e tecnologici.
ARC/Mario Leardi