COMPETITIVITÀ: ILLY/PRONTI AL CONFRONTO SU DECRETO GOVERNO

Trieste, 23 feb - "La Regione Friuli Venezia Giulia è disponibile al dialogo con il Governo sul nuovo decreto sulla competitività delle imprese, secondo il principio della leale collaborazione fra istituzioni indicata dalla Costituzione". Lo ha sottolineato il presidente Riccardo Illy in merito alla proposta di un tavolo di confronto con l'opposizione e con le Regioni sul decreto legge del Governo, avanzata oggi a Trieste dal ministro delle Politiche agricole Gianni Alemanno. Il presidente Illy, assieme al ministro Alemanno, è intervenuto alla Stazione marittima alla tavola rotonda sul tema "Fare industria guardando all'Europa. Competizione globale, delocalizzazione, capitalismo digitale: il contributo di una regione di confine", promossa dalla Confindustria del Friuli Venezia Giulia. Al dibattito, che è stato coordinato dal capo redattore del quotidiano "Il Piccolo" Alberto Bollis, hanno partecipato anche Piero Della Valentina, presidente di Confindustria regionale, Maurizio Castro, presidente della Fondazione Nuova Italia, Enrico Cisnetto, presidente di Società Aperta, Pier Paolo Baretta, segretario confederale della Cisl, e l'eurodeputato Enrico Letta. La Regione Friuli Venezia Giulia, ha sottolineato Illy, ha già anticipato una politica coordinata per creare un ambiente favorevole alla competitività delle imprese regionali, senza attendere il decreto del Governo. Il presidente ha citato le cospicue risorse destinate a favore della legge regionale sull'innovazione (44 milioni di euro nel 2005, in proporzione molti di più di quelli previsti dal Governo), il Premio Innovazione, il finanziamento di progetti di ricerca avanzata come il "Free electron laser", la nuova legge sulle piccole e medie imprese con la quale si supera la logica della distribuzione delle risorse a pioggia, selezionando e finanziando invece solo i progetti migliori. Illy si è soffermato inoltre sulla riforma della Pubblica amministrazione, accompagnata da un'opera di semplificazione delle procedure burocratiche e di delegificazione, per rispondere con maggiore efficienza ed efficacia alle esigenze delle imprese. Il presidente della Regione ha anche indicato, nel corso del dibattito, alcuni dei temi che il Friuli Venezia Giulia intende porre al tavolo di confronto con il Governo sulla competitività, a cominciare dalla tassazione dei redditi d'impresa. Un problema, questo, particolarmente sentito dalle imprese di una regione che confina a Est con l'Europa allargata, poiché i Paesi di nuovo ingresso, ma anche la vicina Austria, applicano aliquote molto più favorevoli. Altro tema importante è quello dell'eccessivo costo del lavoro sopportato dalle imprese italiane, a cui si accompagna un reddito netto relativamente più basso per i nostri lavoratori. Il presidente Illy ha proposto una revisione dell'Irap e una riforma graduale della previdenza, i cui oneri pesano oggi per oltre il 40 per cento sul costo del lavoro. Illy ha anche ricordato che il Friuli Venezia Giulia, assieme ad alcune altre importanti Regioni di Germania e Austria che confinano con i Paesi di nuovo ingresso, ha proposto all'Unione europea di limitare al 20 per cento il differenziale di aiuto consentito con i Fondi strutturali. Le risorse dell'Obiettivo 2 cesseranno infatti per il Friuli Venezia Giulia con il 2006, mentre i Paesi confinanti cominceranno a usufruire dei programmi dell'Obiettivo 1, che rendono possibile un livello di aiuto alle imprese fino al 50 per cento degli investimenti. Il presidente della Regione si è detto comunque fiducioso sul futuro del "modello Nord Est". "Ciò che caratterizza questo modello - ha osservato - è la presenza di una imprenditoria diffusa e 'infettiva'. I nostri imprenditori sono stati capaci, in un arco temporale molto stretto, di trasformare l'economia del Nord Est da agricola a manifatturiera". "Sono convinto - ha aggiunto - che i piccoli e medi imprenditori del Nord Est sapranno oggi vincere le sfide della globalizzazione dei mercati e del passaggio epocale dall'era dell'industria a quella della conoscenza". ARC/Paolo Fragiacomo